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Violo (CNG): nel 2023 tenere conto competenze dei geologi

AttualitàViolo (CNG): nel 2023 tenere conto competenze dei geologi

L’nno che si chiude ha posto dramma dissesto idrogeologico

Roma, 31 dic. (askanews) – “La fine dell’anno è certamente un periodo di bilanci, che serve per fare tesoro delle esperienze maturate. L’anno che sta per concludersi, è ancora condizionato da fattori esterni, che hanno minato la ripresa economica e in qualche modo la coesione sociale del nostro paese. I dodici mesi che volgono a termine, sono stati caratterizzati da lunghi periodi di forte siccità, ma anche da eventi metereologici estremi che si sono susseguiti sempre con maggiore frequenza, i quali impattano sul territorio dal delicato assetto geomorfologico; reso ancora più vulnerabile dallo sviluppo antropico disordinato e spesso speculativo. Tali avvenimenti, dovuti in larga misura dagli eventi climatici in atto, pongono drammaticamente in evidenza il problema del dissesto idrogeologico, dal quale ormai nessuna regione è indenne”. Così Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Arcangelo Francesco Violo in un video messaggio sui social. Per Violo l’anno che sta per concludersi, è ancora condizionato da fattori esterni, “che hanno minato la ripresa economica e in qualche modo la coesione sociale del nostro paese. I dodici mesi che volgono a termine, sono stati caratterizzati da lunghi periodi di forte siccità, ma anche da eventi metereologici estremi che si sono susseguiti sempre con maggiore frequenza, i quali impattano sul territorio dal delicato assetto geomorfologico; reso ancora più vulnerabile dallo sviluppo antropico disordinato e spesso speculativo”. Tali avvenimenti, dovuti in larga misura dagli eventi climatici in atto, “pongono drammaticamente in evidenza il problema del dissesto idrogeologico, dal quale ormai nessuna regione è indenne”. Per il 2023, aggiunge Violo “l’auspicio è che le tematiche sulle quali il contributo professionale dei geologi può essere decisivo, è fondamentale, quali i temi della pianificazione delle infrastrutture, dello sviluppo sostenibili, della gestione delle risorse idriche, della rigenerazione urbana, della riqualificazione ambientale e della transizione energetica, siano tenuti sempre in maggior conto dal legislatore, ma anche dagli enti più prossimi al singolo cittadino”. “Su quanto è stato fatto anche nel passato, i geologi sono pronti a fare la propria parte, promuovendo la cultura della tutela ambientale per far si che i cittadini possano vivere e produrre in luoghi, dove il rischio per la propria salute e anche i propri investimenti siano fortemente mitigati”, conclude Violo.

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