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Vino, grande successo per l’evento “Oltrepò – Terra di Pinot Nero”

AttualitàVino, grande successo per l'evento "Oltrepò – Terra di Pinot Nero"

Circa 300 gli operatori e giornalisti per le 34 Cantine presenti

Milano, 27 set. (askanews) – Sono stati circa 300 gli operatori e giornalisti nazionali e internazionali che hanno preso parte alla terza edizione di “Oltrepò – Terra di Pinot Nero: un territorio, un vitigno, due eccellenze”, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. La manifestazione dedicata all’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg e al Pinot nero dell’Oltrepò Pavese Doc si è svolta come ogni anno presso l’Antica Tenuta Pegazzera di Casteggio (Pavia) ed è stata ancora una volta un successo, con giornalisti specializzati provenienti da Spagna, Belgio, Germania, Polonia, Stati Uniti, Portogallo e Ungheria che hanno affollato i banchi d’assaggio delle 34 Cantine, molte delle quali vere punte di diamante del territorio.

“Questo evento ci consente di parlare e approfondire il tema del Pinot Nero, un orgoglio delle nostre Denominazioni, che negli ultimi anni stiamo lavorando per far conoscere sempre di più” ha commentato la presidente del Consorzio, Gilda Fugazza, ricordando che con questo evento “la parola l’abbiamo data alle aziende, che ancora una volta hanno dimostrato il valore e la qualità dei loro vini”. “L’ottima risposta degli operatori di settore e della stampa sono la riprova del sempre maggiore interesse verso questo territorio e della volontà di raccontarlo al meglio” ha aggiunto il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, evidenziando ad askanews “la presenza insieme con aziende anche piccolissime, delle due grandi Cantine cooperative del territorio”. Veronese ha sottolineato anche “la grande collaborazione delle aziende, sia per l’organizzazione di questa manifestazione sul territorio, che per tutti gli eventi che abbiamo fatto quest’anno con lo stesso gruppo di Cantine e con gli stessi vini a Roma, a Milano e a Monza”. “Settimana scorsa ero in Giappone per un evento dove c’era prevalentemente Pinot Nero, che ripeteremo durante un tour negli Stati Uniti nei prossimi giorni” ha proseguito il direttore, concludendo che le masterclass di Casteggio “hanno sottolineato un grande fermento e una qualità dei vini sempre maggiore, segno che la strada è quella giusta”.

Operatori, sommelier e giornalisti hanno potuto degustare 95 etichette ai banchi dei produttori, a cui si sono aggiunti quelli delle degustazioni guidate sulle bollicine e sui rossi fermi. “I metodo classico che abbiamo assaggiato hanno profili molto diversi ma sono tutti legati da un filo conduttore dato dall’alta qualità ed eleganza che sono in grado di esprimere” ha spiegato Jacopo Cossater, relatore della masterclass dedicata all’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg, sottolineando che “sono prodotti che hanno un rapporto qualità prezzo incredibile, perfetti per la ristorazione grazie alla grande abbinabilità”. “C’è molta sensibilità, un’interpretazione sempre più autentica delle caratteristiche identificative del Pinot Nero in Oltrepò: i vini risultano più eleganti, con al centro il frutto, senza essere troppo marcati con i legni” ha affermato Filippo Bartolotta, che ha guidato la masterclass su questi grandi rossi, dicendosi “curioso di scoprire cosa succederà nei prossimi anni”.

E’ proprio il Pinot Nero a trainare più di tutti la crescita qualitativa della viticultura in questo triangolo di 13mila ettari vitati a Sud del Po, dai quali si ricavano complessivamente ogni anno 75 milioni di bottiglie. L’Oltrepò è la prima zona d’Italia per produzione del Pinot Nero, con il 75% dell’intero vigneto italiano. Il suo Metodo Classico, unica Docg del territorio, è il suo punto di forza, e anno dopo anno cresce in qualità, fama e vendite, arrivate a circa 600mila bottiglie. Ed è proprio al Metodo Classico, ancor più del Pinot Nero fermo, a cui guardano aziende importanti del vino italiano. Dopo l’investimento della famiglia Zonin nella Tenuta il Bosco di Zenevredo nell’ormai lontano 1987, sono sbarcati in Oltrepò i piemontesi Cordero alla magnifica Tenuta San Giorgio a Santa Giuletta, poi i veronesi Tommasi con l’acquisizione della Tenuta Caseo a Canevino, e quest’anno la franciacortina Guido Berlucchi che ha comperato Vigne Olcru a Santa Maria La Versa, e la veronese Masi che ha acquistato Casa Re a Montecalvo Versiggia. Un ulteriore segnale delle grandi potenzialità di questo territorio.

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