sabato, 14 Settembre , 24

Piogge forti in Centro Europa a rischio, Praga in allerta rossa

Primo ministro ceco Petr Fiala ha annunciato...

Milano, Munch oltre l’Urlo: storia di un grido interiore

A Palazzo Reale ampia mostra con il...

Cultura, Rete dell’800 Lombardo: weekend di festa nei musei

Terza edizione sabato 21 e domenica 22...

Vigilia mondiale con l’ambasciatore Youssef Balla: “Dai Italia, tifa Marocco”

MondoVigilia mondiale con l’ambasciatore Youssef Balla: “Dai Italia, tifa Marocco”

ROMA – “Perché tifare Marocco? Perché con l’Italia esiste un ponte culturale e umano, animato da comunità che nella maggioranza dei casi hanno pure doppia cittadinanza”. Youssef Balla, ambasciatore a Roma, si prepara a guardare in tv la semifinale mondiale con la Francia.

I “LEONI D’ATLANTE” SFIDANO LA FRANCIA

Di calcio, e di una prestazione sportiva che viene da lontano, senza precedenti per una selezione del continente africano, parla in un’intervista con l’agenzia Dire alla vigilia della partita. “Che la nazionale sia arrivata fin qui non è un caso” precisa subito, in riferimento ai “Leoni d’Atlante” protagonisti a Qatar 2022. “C’è stato un lavoro di anni, rigoroso e duro, anche sul piano tecnico, con la formazione assicurata dall’Accademia Mohammed VI: metà dei giocatori della selezione è uscita da lì”.

(Foto credits Profilo Twitter ambasciata del Marocco: Youssef Balla, a destra, con l’omologo del Qatar Khalid Yousuf Al-Sada)

Secondo l’ambasciatore, i successi agli ottavi e ai quarti di finale contro superpotenze del pallone come Spagna e Portogallo vanno letti nel quadro delle riforme e della modernizzazione anche politica del regno. “Sua maestà Mohammed VI si è impegnato a favorire sviluppo e prosperità, investendo in ambito sociale, civile e anche ambientale ed energetico” la tesi di Balla. Convinto che la partita contro la Francia, campione in carica e sulla carta favorita, sia però soprattutto l’occasione per celebrare una nazione senza confini, che vive in Marocco e incontra il mondo.

SIMBIOSI ITALO-MAROCCHINA

“Lo abbiamo già visto anche qui, con la grande gioia che ha unito tanti italiani e i loro fratelli marocchini” sottolinea Balla. Gli Azzurri non si sono qualificati per il Mondiale ma ci sarebbero comunque buone notizie, che non riguardano solo le oltre 428mila persone con origini nel Paese del Maghreb censite dall’Istat. “C’è stata una simbiosi tra le due comunità”, sottolinea Balla, “una vera festa italo-marocchina, molto più forte di tentativi isolati di provocazione da parte di esigue minoranze”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it continua a leggere sul sito di riferimento

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari