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VIDEO | Il meloniano Donzelli al Pd: “State con i mafiosi?”. È bagarre alla Camera sul 41-bis

PoliticaVIDEO | Il meloniano Donzelli al Pd: “State con i mafiosi?”. È bagarre alla Camera sul 41-bis

ROMA – Scontro in aula alla Camera, con Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia che lega mafia e terrorismo, uniti contro il 41-bis, e chiama in causa anche la sinistra: “State con lo Stato o coi terroristi e la mafia?”. Il deputato meloniano interviene sulla proposta di legge per l’istituzione della Commissione parlamentare antimafia, nell’articolo 1, comma 1, punto 3, relativo alla “verifica dell’attuazione del 41-bis”, ma non parla dei poteri della commissione, quanto del 41-bis, il regime di carcere duro a cui è soggetto Alfredo Cospito, ma anche Matteo Messina Denaro.

DONZELLI: “MAFIOSI NON TEMONO IL CARCERE MA ODIANO IL 41-BIS”

Donzelli collega esplicitamente tutti quelli che contestano il 41-bis. “I mafiosi non temono il carcere in quanto tale, perché qualche giorno, qualche mese e qualche anno di carcere sono quasi una medaglia per dimostrare la propria contrarietà allo Stato. Dal carcere continuano a gestire i propri affari. I mafiosi, invece, odiano il 41-bis che è lo strumento che impedisce al mafioso di controllare il territorio, fa venire al mafioso la paura di essere scalato nel proprio clan”.

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DONZELLI: “COSPITO VUOLE FARE ABOLIRE IL 41-BIS PER TUTTI”

Secondo Donzelli “la mafia sta utilizzando il terrorista Cospito, un influencer, per far cedere lo Stato sul 41-bis”. Per argomentare la sua tesi, Donzelli cita dei virgolettati di Cospito riportati dal quotidiano ‘La Repubblica’. Il deputato di Fratelli d’Italia legge in aula e ne desume: “Cospito dice che sta facendo la battaglia per far abolire il 41-bis per tutti i mafiosi e tutti i terroristi. Cospito ha incontrato mafiosi e il 12 gennaio 2023 mentre parlava coi mafiosi, Cospito ha incontrato anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella sua battaglia. Voglio sapere questa sinistra da che parte sta: sta dalla parte dello Stato o dei terroristi e della mafia?”.

LA REAZIONE SDEGNATA DELLA SINISTRA

Dopo le parole di Donzelli la sinistra insorge. Lo fa con Peppe Provenzano, vicesegretario del Pd: “Ci sono molte ragioni per cui potremmo invitare l’onorevole Donzelli a vergognarsi. La prima delle quali è che sta sporcando un momento di grande unità che questo Parlamento ha il dovere di costruire sui temi della lotta alla mafia”.

Per Articolo 1 prende la parola Federico Fornaro: “Donzelli ha leso l’onorabilità dei colleghi, chiediamo l’istituzione di una commissione ai sensi del regolamento per verificare le sue parole. Donzelli deve scusarsi, si è lasciato andare… Caro Donzelli – dice Fornaro urlando a Donzelli – devi capire che c’è una differenza tra stare in tv e stare in Parlamento. Devi avere rispetto!”. Per l’esponente di Articolo 1, Donzelli “deve leggere il resoconto. Ha lanciato accuse infamanti. Si renda conto di aver ecceduto e chieda scusa”.

Interviene anche il deputato dem Andrea Casu: “Non prendiamo lezioni da Fratelli d’Italia. Il 41-bis lo ha voluto il Partito Comunista. Ma si può combattere la mafia restando umani”. Poi parla anche Nicola Zingaretti, accusando Donzelli di confondere “gli interessi di partito con gli interessi dello Stato e del Parlamento. Contro la mafia bisognerebbe essere uniti per difendere la nostra patria”.

IL PD CHIEDE LE SCUSE

Dal Partito democratico arriva una richiesta di scuse da parte di Giovanni Donzelli per le parole pronunciate in aula dal deputato di Fdi che ha accusato quattro parlamentari di “incoraggiare la battaglia di Cospito, influencer dei mafiosi, contro il 41-bis”. Fino a quando Donzelli non si sarà scusato, il Pd non lascerà l’emiciclo, ha annunciato la capigruppo Debora Serracchiani.

Ecco le esatte parole del deputato meloniano: “Il 12 gennaio 2023 Cospito incontrava i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia (contro il 41-bis, ndr) – Allora voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi coi mafiosi. Lo voglio sapere in quest’aula oggi!”.
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