(Fonte foto: U.S. Northern Command)
ROMA – Recuperati nell’Oceano Atlantico i sensori di un presunto “pallone spia” abbattuto dagli Stati Uniti: lo hanno riferito ufficiali dello US Northern Command. Stando alla loro versione, al largo della Carolina del sud sono stati rinvenuti “resti significativi, con tutti i sensori principali e le componenti elettroniche”. Secondo l’emittente televisiva Cbs, tra gli oggetti recuperati c’è anche un’antenna di una lunghezza compresa tra i 9 e i 12 metri.
U.S. fighter aircraft under USNORTHCOM authority brought down a high altitude surveillance balloon within sovereign U.S. airspace and over U.S. territorial waters Feb. 4.
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Statement from Commander, NORAD & USNORTHCOM:https://t.co/yAsKxYFTyi pic.twitter.com/vh4OgzLxkd
— U.S. Northern Command (@USNorthernCmd) February 6, 2023
LE DIFFERENTI VERSIONI DI USA E CINA SUL PALLONE
Gli ufficiali americani hanno sostenuto che il pallone, abbattuto il 4 febbraio, proveniva dalla Cina ed era utilizzato per monitorare siti militari negli Stati Uniti. Pechino ha smentito questa versione, riferendo che l’oggetto volante era in realtà un dirigibile per osservazioni meteorologiche finito fuori rotta.
GLI ALTRI INTERVENTI ANTI-UFO
Altri abbattimenti di Ufo, acronimo per “unidentified flying object”, sono avvenuti in Nord America anche nei giorni successivi al 4 febbraio. Caccia militari sono intervenuti domenica scorsa sul Lago Huron, al confine tra Stati Uniti e Canada, sabato nel cielo di Yukon, in Canada, e venerdì nell’area di Deadhorse, in Alaska.
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