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Tumori, BRA Day al Gemelli: happening, ospiti e una sfilata di moda

AttualitàTumori, BRA Day al Gemelli: happening, ospiti e una sfilata di moda

La giornata dedicata alla ricostruzione mammaria dopo mastectomia
Milano, 19 ott. (askanews) – Il BRA day è la giornata che celebra la ricostruzione mammaria, una procedura fondamentale per la qualità di vita e il benessere psicologico delle donne sottoposte a mastectomia. E il Gemelli partecipa alla giornata con un evento, organizzato dalla professoressa Marzia Salgarello, professore associato di Chirurgia Plastica, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, ricco di ospiti, tra pazienti, senologi, chirurghi, testimonial e personaggi famosi e articolato in vari momenti, tra i quali una mostra fotografica e una sfilata di moda. “Il manifesto del BRA Day – ricorda la professoressa Salgarello – è un regalo di Astorina, la casa editrice di Diabolik, con il quale i disegnatori ci hanno voluto regalare la carezza di Eva Kant. È il loro messaggio di solidarietà e partecipazione al nostro progetto ‘Donna per Donna’, che sarà presentato nel corso del BRA Day”. Nel corso della mattina è previsto anche un collegamento con altri centri di senologia in tutt’Italia, sotto l’egida della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica), per uno scambio di pareri ed esperienze con tante pazienti e specialisti. La professoressa Salgarello con i suoi ospiti si collegheranno con il BRA Day ‘itinerante’ della SICPRE, per presentare il progetto ‘Donna per Donna’, al quale hanno lavorato 70 tra senologhe e chirurghe plastiche italiane, e dedicato a ‘radioterapia e ricostruzione immediata’. “È questa la condizione nella quale si viene a trovare una donna su tre – spiega la professoressa Salgarello – dopo la mastectomia e la ricostruzione contestuale, si prosegue con il trattamento radiante. Ma la radioterapia impatta in maniera diversa sulle varie pazienti, anche in base alla tipologia di ricostruzione immediata adottata. Nel caso di una ricostruzione effettuata con protesi, il trattamento radioterapico può mettere a rischio di deformità e indurimento della protesi con conseguenti fastidi, che possono arrivare fino a dolori veri e propri e portare dunque a reinterventi, da quelli semplici, consistenti nell’aggiunta di grasso con siringa (lipofilling), a quelli più importanti consistenti nella rimozione della protesi per sostituirla con tessuti della paziente. Al contrario – prosegue la professoressa Salgarello – le pazienti che fin dall’inizio hanno fatto la ricostruzione con i propri tessuti hanno un bassissimo rischio di riportare danni da radioterapia. Le pazienti insomma devono essere informate dei vantaggi e degli svantaggi inerenti ai diversi interventi ricostruttivi, dalla rapidità di esecuzione, alla popolarità della metodica, ai costi per le strutture sanitarie. È necessario inoltre informare la paziente del fatto che l’intervento con protesi non è permanente e che dopo un certo numero di anni dovrà essere sostituita; va inoltre spiegato con chiarezza alla paziente che, in caso di radioterapia, la protesi può subire delle alterazioni che possono richiedere dei reinterventi”. continua a leggere sul sito di riferimento

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