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Triennale Milano, un piano strategico tra futuro e centenario

AttualitàTriennale Milano, un piano strategico tra futuro e centenario

Quattro macro obiettivi e molte mostre in arrivo

Milano, 13 dic. (askanews) – Un Piano strategico fino al 2026 per il futuro di Triennale Milano che ruota intorno a quattro macro obiettivi: il coinvolgimento dei pubblici, premessa indispensabile per la formazione di una sensibilità culturale; il rafforzamento della reputazione di Triennale come spazio di innovazione, multidisciplinarietà e apertura; la valorizzazione di Triennale come luogo dove, a partire dal suo patrimonio, si fa ricerca e si sperimenta; un alleggerimento del modello organizzativo, nella prospettiva di renderlo più agile, capace di produrre impatti ecosistemici sul settore, sul territorio e sui cittadini. A presentarlo, nel teatro della Triennale, il presidente Stefano Boeri e la direttrice generale Carla Morogallo.

A questi obiettivi generali si collegano cantieri di progetto funzionali al raggiungimento dei traguardi individuati nel piano. Per il 2023 sono stati selezionati 17 cantieri di progetto che saranno avviati nel corso dell’anno. Tra questi le attività di Audience Engagement, come la membership, disponibile da marzo 2023 che offrirà 4 tipologie di sottoscrizione con un diverso livello di ingaggio e di costo, l’ampliamento dell’offerta didattica o l’introduzione del CRM; il consolidamento delle partnership internazionali, anche attraverso simposi ed eventi che faranno parte di un percorso di avvicinamento all’Esposizione Internazionale del 2025, o ancora gli Stati Generali del Mecenatismo culturale, un appuntamento che si propone di fare il punto sulle nuove forme di sostegno alla cultura. Ulteriori progetti in programma per il 2023 sono la riattivazione del Centro Studi di Triennale, struttura votata alla ricerca scientifico-accademica che nasce dall’eredità del Centro Studi Triennale avviato nel 1949, e la creazione di un Innovation Hub, un polo per l’innovazione in grado di produrre nuove linee di servizi per il settore culturale. È in programma inoltre l’adozione di un modello organizzativo circolare, più flessibile, che verrà attuato anche attraverso l’uso dello smart working, che in Triennale è stato introdotto già prima della pandemia.

“Oggi presentiamo per la prima volta nella storia di Triennale – ha detto Boeri – un documento che ne definisce le linee progettuali per i prossimi anni. Questa scelta riflette la visione di Triennale come, prima di tutto, un bene comune, una realtà che è parte di un territorio, di un tempo, che è espressione di una comunità. Vorremmo che da questo piano strategico, che rappresenta un punto di partenza, nascesse un nuovo percorso, sempre più partecipato, condiviso, aperto alle diversità di punti di vista. Vorremmo che Triennale, forte dei cento anni di storia che ha alle spalle, fosse il luogo dove il confronto diventa scoperta, opportunità, arricchimento”.

“Questa nuova direzione strategica – ha aggiunto Morogallo – raccoglie l’eredità di Triennale che, storicamente, attraverso la sua programmazione e produzione culturale multidisciplinare, propone strumenti, modalità, esempi per stimolare una riflessione costruttiva sulla contemporaneità. La strada che il piano strategico traccia prevede, nei prossimi anni, una profonda trasformazione dell’istituzione, che sarà chiamata ad affrontare importanti sfide per mantenere la sua progettualità innovativa e rilevante in una società in rapida trasformazione”.

La conferenza è stata anche l’occasione per presentare la programmazione culturale del 2023, anno del centenario della prima edizione della Biennale delle arti decorative che ha dato vita a Triennale Milano. I curatori Umberto Angelini, Nina Bassoli, Lorenza Bravetta, Damiano Gullì e Marco Sammicheli hanno raccontato il programma di mostre, eventi, incontri, convegni, performance e concerti.

Tre grandi progetti espositivi segneranno questo anniversario: il Museo del Design Italiano (dal 15 aprile); l’esposizione Triennale. Home Sweet Home (maggio – settembre); la mostra sulla pittura italiana contemporanea (ottobre 2023 – gennaio 2024). Tre progetti che ripercorrono la storia di Triennale attraverso tre discipline – design, architettura e arte – in cui la memoria storica dialoga con i lavori di designer, architetti, artisti contemporanei.

Sempre per il centenario sono in programma un convegno a Monza sulla nascita dell’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, avvenuta durante la prima edizione della Biennale delle arti decorative alla Villa Reale di Monza, e un progetto performativo commissionato a Romeo Castellucci, Grand Invité 2021-2024 di Triennale.

Infine, l’architetto Luca Cipelletti, che segue la direzione architettonica del Palazzo dell’Arte, ha annunciato che a dicembre 2023 verrà inaugurato un nuovo spazio di memoria, di pensiero, di ricerca, totalmente flessibile, dove l’archivio di Triennale verrà esposto e sarà accessibile al pubblico nella sua totalità.

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