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Summit Cina-Giappone, Kishida: è un buon punto di partenza

AttualitàSummit Cina-Giappone, Kishida: è un buon punto di partenza

Tokyo e Pechino: no a escalation nucleare in Ucraina

Roma, 17 nov. (askanews) – Il summit odierno con il presidente cinese Xi Jinping è stato “un buon punto di partenza per procedere verso la costruzione di una relazione strutturale e stabile tra Giappone e Cina”. Questo è stato il commento a caldo del primo ministro nipponico Fumio Kishida subito dopo il vertice di mezz’ora a Bangkok con il leader di Pechino.

“Tra Giappone e Cina ci sono diversi problemi, ma nel vertice di oggi abbiamo concordato di accelerare i nostri scambi di idee a livello di leader e a tutti i livelli, per procedere verso la costruzione di una relazione strutturale e stabile”, ha detto ancora il primo ministro nipponico.

I due leader si sono incontrati tre giorni dopo il summit tra Xi e il presidente Usa Joe Biden e alla vigilia della riunione annuale della Cooperazione Asia-Pacifico (Apec), che si tiene nei prossimi due giorni nella capitale tailandese alla presenza di leader e alti dirigenti di 21 paesi sulle due sponde dell’oceano. Erano tre anni che i leader di Cina e Giappone non si incontravano in presenza ed è la prima volta di Kishida da premier.

Xi e Kishida hanno affrontato un’ampia gamma di tematiche regionali e globali, anche se il summit è durato soltanto 30 minuti (rispetto, per esempio, alle tre ore del vertice Biden-Xi).

Per quanto riguarda la scottante questione della guerra in Ucraina, i due leader – secondo quanto ha riferito Kishida – hanno concordato sulla necessità di evitare un’escalation nucleare e hanno giudicato “estremamente preoccupanti le minacce di utilizzo di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina”.

Mentre Tokyo è allineata agli Stati uniti nel sostegno politico all’Ucraina e ha condannato l’invasione russa, Pechino si è astenuta in sede Onu dalla condanna nei confronti della Russia, anche se ha espresso preoccupazione di fronte alla minaccia di escalation nucleare.

I due leader hanno inoltre concordato sulla necessità di aumentare gli scambi di pareri nel settore del mantenimento della sicurezza. Rimangono tuttavia le differenze. Kishida ha detto di aver espresso “profonda preoccupazione per i lanci di missili e le attività militari da parte cinese verso le isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi, che contendono la sovranità di questo arcipelago, ndr.) e il Mar cinese orientale” e l'”importanza di un pacifico e stabile stretto di Taiwan”.

Xi, dal canto suo, aprendo il vertice aveva sottolineato l’importanza della relazione sino-giapponese. “Il mondo è in un periodo di confusione e cambiamento. Cina e Giappone sono entrambi importanti paesi nell’Asia e nel mondo, hanno molti interessi comuni e margine di cooperazione”, ha affermato. “L’importanza delle relazioni sino-giapponesi – ha continuato – non è cambiata e non cambierà”.

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