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Spazio, la Nasa si prepara a dire addio al lander marziano InSight

AttualitàSpazio, la Nasa si prepara a dire addio al lander marziano InSight

Energia insufficiente, troppa polvere sui pannelli solari
Roma, 3 nov. (askanews) – La Nasa si appresta a dire addio al lander InSight. Arrivato su Marte alla fine del 2018, il veicolo spaziale da qualche tempo ormai ha problemi a far funzionare i suoi strumenti a causa dell’energia insufficiente. Uno spesso strato di polvere si è depositato sui pannelli solari del lander impedendo la generazione dell’energia necessaria a far funzionare tutti gli strumenti di bordo. “Siamo rimasti a meno del 20% della capacità di generazione originale”, ha affermato Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. “Ciò significa che non possiamo permetterci di far funzionare gli strumenti 24 ore su 24”. La fine dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il sismometro di InSight, fornito dal Centre National d’Études Spatiales (CNES), ha rilevato più di 1.300 marsquackes da quando il lander è arrivato sul suolo marziano nel novembre 2018. Osservare come le onde sismiche cambiano mentre viaggiano attraverso il pianeta offre uno sguardo inestimabile all’interno di Marte, e fornisce anche una migliore comprensione di come si formano tutti i mondi rocciosi, inclusa la Terra e la sua Luna. InSight ha fornito dettagli senza precedenti sugli strati interni del Pianeta rosso. “Finalmente, possiamo vedere Marte come un pianeta a strati, con diversi spessori e composizioni”, ha affermato Banerdt. “Stiamo iniziando a svelare davvero i dettagli. Ora non è più solo un enigma; in realtà è un pianeta vivente e pulsante”. Il più importante dei passaggi finali della missione InSight – sottolinea la Nasa – è archiviare i suoi dati per renderli accessibili ai ricercatori di tutto il mondo. Il team dichiarerà conclusa la missione quando InSight perderà due sessioni di comunicazione consecutive con il veicolo spaziale in orbita attorno a Marte, parte del Mars Relay Network, ma solo se la causa della mancata comunicazione sarà il lander stesso, ha affermato il manager della rete Roy Gladden di JPL. Per ogni evenienza, il Deep Space Network della Nasa rimarrà in ascolto ancora per un po’ ma non saranno tentate misure estreme per ristabilire il contatto con il lander. Non si può escludere che una forte raffica di vento spazzi via la polvere dai pannelli salvando in extremis la missione, un evento che la Nasa considera però improbabile. continua a leggere sul sito di riferimento

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