venerdì, 3 Maggio , 24

Liguria, stanziati 61 mln per coprire prestazioni sanitarie 2023

Altri 25 mln saranno destinati a gara...

‘Star Wars: L’impero colpisce ancora’, cineconcerto a Milano e Roma

Quattro date con Orchestra italiana del Cinema,...

A Torino nasce la fondazione Ai4Industry, via italiana al tech

Giorgetti: target sfidanti, in 3 anni risorse...

Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre utile netto in linea per target 2024

Livello copertura crediti deteriorati è al 50,7%...

Spalletti, il Genio

Primo PianoSpalletti, il Genio

Il Napoli ha scritto una nuova pagina della sua storia, mercoledì sera al Maradona, sconfiggendo per 3 reti a zero i tedeschi dell’Eintracht di Francoforte, annichilendo gli uomini di Glasner con un parziale di 5-0 tra andata e ritorno.

Dopo l’ennesimo trionfo partenopeo sono ricominciate lusinghe e abbondanti complimenti agli uomini di Lucianone; tra tutte hanno fatto scalpore le dichiarazioni di uno degli allenatori più prestigiosi d’Europa, Pep Guardiola, che ha dichiarato “Il Napoli è forse la squadra più forte d’Europa quest’anno in termini di gioco”.

Gli scaltri giornalisti di Amazon, nel post partita dopo il passaggio ai quarti di finale, non hanno esitato a riportare le seguenti parole al saggio tecnico di Certaldo e Lucianone, come di consueto, non ha deluso le aspettative.

Innervosito, stizzito, iracondo, ha replicato “No, non mi rende niente quel complimento. Questo è un giochino che conoscono tutti. E chi lo fa, lo fa per mettere pressione. Loro spendono 600 milioni per fare la squadra e noi no. Chi fa questo, lo fa, perché ti pone in alto e sa che così, sicuramente devi cadere. Questo è un giochino che conoscono tutti”.

Parole forti, sagge e soprattutto vere del nostro Luciano, caparbio e intelligente come una volpe. Spalletti è un uomo di calcio e di sopraffina intelligenza ed è assolutamente consapevole che la sua “creatura” giochi il miglior calcio del mondo ad oggi ma, questo, non deve gettare il fumo negli occhi a tifosi ed appassionati.

Il Napoli ha costruito il suo status di “grande” quest’anno, grazie a prestazioni altisonanti e un dominio a tratti imbarazzante, ma non può e non deve portare il peso della favorita nella massima competizione europea.

Pep, altro fine stratega, ha cercato di far leva sulla bellezza degli azzurri per accorparli al treno delle favorite, insieme al suo City, il Bayer e l’onnipresente Real Madrid, e scrollarsi un po’ di pressione dalle spalle. Ma questa volta non ha funzionato. Con Luciano Spalletti non si scherza, dentro e fuori dal campo. I favoriti sono loro, noi siamo i sognatori.

Ciro Cuccurullo

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles