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Sicurezza, Manfredi: a Piantedosi chiederò strumenti più efficaci

AttualitàSicurezza, Manfredi: a Piantedosi chiederò strumenti più efficaci

“Per controllo territorio videosorveglianza e politiche integrate”

Napoli, 15 dic. (askanews) – Strumenti migliori e più efficaci per garantire maggiore sicurezza ai cittadini e controllo capillare del territorio. Sarà questo uno degli argomenti che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, affronterà domani con il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, nel corso dell’incontro con i primi cittadini di Roma, Roberto Gualtieri e di Milano, Giuseppe Sala.

Uno dei temi ‘caldi’ è quello della cosiddetta movida: “Occorrono strumenti migliori di regolazione e di controllo dell’apertura dei locali – ha detto Manfredi – per evitare che alcune zone vengano saturate in maniera eccessiva”, ma serve anche altro come calibrare i servizi delle forze dell’ordine, le integrazioni con la polizia municipale e l’organizzazione di pattugliamenti notturni. Per Manfredi “bisogna rafforzare la videosorveglianza per avere strumenti più agevoli ed efficaci nel controllo del territorio, ma anche politiche integrate che -ha aggiunto – vadano al di là dell’attività di sicurezza” per arginare soprattutto il fenomeno delle baby-gang.

“L’idea che abbiamo condiviso con il ministro è quella di avere strumenti comuni tra le città e avere iniziative di sostegno da parte del Governo proprio sulle politiche integrate – ha argomentato l’ex ministro ed ex rettore – serve maggiore flessibilità sull’utilizzo della videosorveglianza per quanto riguarda il controllo del territorio, anche per ridurre i tempi autorizzativi, che oggi sono lunghissimi”.

La riunione operativa di domani tra i sindaci delle principali Città metropolitane d’Italia era già nelle intenzioni del titolare del Viminale che, nel corso della sua prima visita istituzionale in Prefettura a Napoli lo scorso 18 novembre, aveva spiegato di voler avviare questo confronto perché “i problemi che riguardano Napoli sono simili ma specifici rispetto ad altre aree del Paese, che possono essere affrontati con metodologie e strumenti diversi rispetto al passato”.

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