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Ricerca, le scimmie gelada manipolano pietre come per “disegnare”

AttualitĂ Ricerca, le scimmie gelada manipolano pietre come per "disegnare"

Lo studio su Journal of Ethology, Unipi nel team internazionale

Roma, 21 nov. (askanews) – Un disegno è il prodotto dell’utilizzo di un oggetto che rilascia una traccia colorata su una superficie. Per disegnare sono indispensabili raffinate tecniche di manipolazione, che includono una selezione accurata dell’oggetto e della superficie su cui vogliamo lasciare una traccia. Questa attivitĂ  non è esclusiva della nostra specie.

Alcuni hanno infatti insegnato ad altre specie animali, come scimmie ed elefanti, a disegnare fornendo loro il materiale adatto e un training adeguato. Ora, per la prima volta, Elisabetta Palagi (UniversitĂ  di Pisa), Virginia Pallante (UniversitĂ  di Amsterdam), Achim Johann (NaturZoo di Rheine) e Mike Huffman (UniversitĂ  di Kyoto) hanno osservato due maschi di gelada (Theropithecus gelada) sviluppare spontaneamente due differenti tecniche di manipolazione delle pietre che portano al rilascio del colore su superfici dure, costituite da cemento o pietra.

Bernd, un maschio sub-adulto, ha sviluppato una tecnica che consiste nello strofinare in modo ripetuto una pietra su una superficie orizzontale o verticale (etching and releasing technique). La tecnica di Bako, il maschio dominante della colonia, appare invece piĂą complessa. Dopo aver selezionato la pietra, il cui colore contrasta con quello della superficie su cui verrĂ  utilizzata, Bako la strofina in modo vigoroso producendo polvere e piccoli frammenti colorati. A questo punto la scimmia afferra i piccoli frammenti tra pollice e indice (presa di precisione) e traccia dei segni sulla superficie (grind and finger technique).

“Nonostante non sia possibile affermare con certezza che l’intenzione dei due maschi sia deliberatamente quella di colorare una superficie, Bako e Bernd mostrano una forte preferenza nella scelta dei supporti dove effettuare questa attivitĂ  – spiega la professoressa Elisabetta Palagi dell’Ateneo pisano – Queste azioni avvengono quasi esclusivamente laddove la pietra può lasciare il segno, raramente vengono scelte superfici inconsistenti. Inoltre, quando impegnati in queste attivitĂ  ‘artistiche’, i soggetti mostrano una grande attenzione a quanto stanno facendo, non distogliendo quasi mai lo sguardo dalla superficie su cui avviene il rilascio del colore”.

“La manipolazione delle pietre, con conseguente rilascio di colore – conclude Palagi – appare alquanto piacevole (auto-remunerativa) per gli animali, come succede per ogni forma di gioco in molte specie animali, inclusa la nostra. Queste osservazioni, seppur episodiche, suggeriscono come la creativitĂ  e l’innovazione, attivitĂ  ritenute quasi esclusivamente umane, possano invece avere radici antiche nell’evoluzione del comportamento umano”.

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