Presidente delle Marche a Monza per “Italia delle Regioni”
Roma, 6 dic. (askanews) – “La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha dimostrato, nel corso di quaranta anni di storia, di saper interpretare il ruolo delicatissimo di composizione e mediazione istituzionale. Chiediamo un riconoscimento costituzionale e legislativo della Conferenza quale organo della Repubblica essenziale per valorizzare il decentramento e il protagonismo delle Regioni e delle Province autonome, salvaguardando le autonomie speciali previste dai rispettivi statuti e consolidando, anche attraverso il rafforzamento delle autonomie, la capacità amministrativa e di interlocuzione con il Governo centrale”. Così il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, alla villa Reale di Monza per l’appuntamento “Italia delle Regioni”.
Acquaroli ha poi evidenziato come sia importante che un rapporto, quello tra le Regioni, “che da tanti anni contraddistingue il dibattito politico e istituzionale nel nostro Paese, possa acquisire una forma compiuta. Credo che sia anche importante oggi innescare un processo di riforma dello Stato che possa consentire ai territori di espletare al meglio le loro capacità di competitività e la loro vocazione allo sviluppo, mentendo però ferma e unita la visione integrale della nostra Nazione. È necessario uno Stato forte che riesca a dare maggiori risposte ai territori e contraddistinto da maggiore capacità di mettere in condizione questi territori di svilupparsi”, ha aggiunto.
Commentando le due giornate del festival delle Regioni, di Milano e Monza, Acquaroli ha sottolineato che si è trattato di “un’occasione importante che ci ha consentito di fare il punto della situazione e di guardare a questa fase come a una fase piena di opportunità, non solo per il Pnrr e la nuova programmazione europea, ma anche per questo dibattito sulle Regioni che può produrre novità finalmente anche dal punto di vista istituzionale Le Regioni, come riconosciuto dal Presidente della Repubblica nel suo intervento qui a Monza, hanno dato un grande contributo nella fase della pandemia e non solo. Stanno riscoprendo una centralità anche perché riescono a fare una sintesi che molto spesso, in questi anni, non è avvenuta. Spero veramente che, con il nuovo governo nazionale, si possa dare un impulso a questa fase di costruzione di una nuova visione dello Stato, dove lo Stato possa assecondare, fino in fondo, per il tramite della semplificazione e della filiera istituzionale, la sfida del rilancio dell’Italia, che ha bisogno, sotto tanti punti di vista, infrastrutturale, sociale ed economico, di risposte concrete”.