sabato, 27 Luglio , 24

Parigi 2024, diluvio sulla cerimonia d’apertura. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, diluvio su cerimonia. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, l’Italvolley contro il Brasile, De Giorgi: “Noi pronti”

Gli azzurri all’esordio olimpico domani alle 13Roma,...

Parigi 2024, la pioggia bagna la cerimonia di apertura

Lunghe file prima di poter assistere allo...

Premio Angi, presentato il Rapporto Giovani e Innovazione

AttualitĂ Premio Angi, presentato il Rapporto Giovani e Innovazione

Analizzati investimenti, nuove tendenze e crescita dei giovani

Roma, 1 dic. (askanews) – Presentata, in occasione della V edizione del Premio ANGI – Oscar dell’Innovazione, che si è tenuta presso all’auditorium dell’Ara Pacis in Roma, la seconda parte della ricerca realizzata dall’Osservatorio ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 inerente il rapporto complesso e articolato tra i giovani, l’innovazione, il mondo del lavoro e la politica.

“L’analisi continuativa dei dati circa il progresso economico e sociale dell’Italia ha portato ANGI in questi 5 anni ad analizzare, attraverso il suo Osservatorio OpenUp, lo sviluppo sugli investimenti, le nuove tendenze sui paradigmi tecnologici e la crescita dei giovani nell’ecosistema italiano ed europeo. Un percorso di grande successo che rinnoviamo ogni anno e che ci permette di cogliere l’andamento del nostro Paese fornendo, alle istituzioni e al mondo imprese, preziose indicazioni sulle politiche economiche legato al mondo dell’innovazione e del digitale”, ha sottolineato il Presidente dell’ANGI Gabriele Ferrieri.

L’indagine demoscopica è stata realizzata nel mese di novembre 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne composta da 1.500 intervistati con un sovra campionamento di 500 casi sul target 18-24 anni di etĂ , come anticipato dal Prof. Roberto Baldassari, Direttore Comitato scientifico ANGI e Direttore Generale LAB.21.01, ha sottolineato: “Tra gli elementi fondanti del rapporto tra open innovation e grandi aziende i giovani innovatori italiani mettono al primo posto “ricerca e sviluppo” con il 34% delle preferenze, seguito da “call for ideas” (25%), “Giovani talenti” (20%), “centri di ricerca e universitĂ ” (16%), “formazione continua” (5%). Le principali difficoltĂ  nel trovare il lavoro sono rintracciate e definite in maniera netta dai giovani innovatori italiani che vedono al primo posto la mancanza di esperienza e la scarsa propensione ad assumere da parte delle aziende (66%-54%); ancora appare evidente come nel 28% dei giovani intervistati la laurea spesso invece di essere un elemento distintivo e discriminante in maniera positiva può apparire un ostacolo per l’ingresso nel mondo del lavoro. Alla domanda diretta su come si potrebbe migliorare il contatto tra studenti e aziende il 42% degli intervistati tra i 18:24 anni di etĂ  risponde “facendo fare esperienza piuttosto che chiedendola”, seguito in seconda posizione dal merito (33%) e dalla formazione (26%). Per i giovani italiani un’impresa è negativa se “investe in tecnologia all’avanguardia” (37%), “ha un gruppo dirigenziale giovane” (25%) e “utilizza strumenti digitali” (14%). I mega trend dell’innovazione restano immutati rispetto allo scorso anno e vedono tra le preferenze dei giovani innovatori italiani al primo posto “intelligenza artificiale” (21%), “realtĂ  aumentata” (16%) e “blockchain” (12%). Tra le competenze vincenti che devono avere i giovani italiani al primo posto troviamo con il 43% “conoscenza strumenti digitali” tallonata dall’ambizione voglia di crescere (40%) e dalla conoscenza dei social network e dalla lingua inglese. Per quanto riguarda la trasformazione tecnologica e digitale i giovani italiani ritengono che il primo elemento fondamentale sia l’arresto della fuga dei cervelli (32%) seguito dall’aumento di livello di competitivitĂ  economica dell’Italia rispetto i paesi EU (26%) e dall’aumento degli investimenti pubblici e privati in alta formazione digitale (19%). La fuga di cervelli infatti è ritenuta un problema centrale del nostro paese per il (76,1%) dei giovani italiani intervistati”.

Il Professor Baldassari ha analizzato, poi, le intenzioni di voto dei giovani italiani: “Fratelli Di Italia guidato dal Presidente Meloni si conferma, in questo momento primo partito toccando quota 26,7%, seguito dal Partito Democratico (19,1%) e dal Movimento 5 Stelle (17,6%). Rispetto alla media nazionale degli aventi diritto al voto pagano dazio ai giovani la Lega e Forza Italia che registrano un lieve calo posizionandosi rispettivamente a quota 7,1% e 7%; bene Renew Europe (8,3%), alleanza verdi sinistra (5,8%), +Europa (3,8%) e Articolo 1 (1,9%)”.

In conclusione, i giovani innovatori italiani si dimostrano ancora una volta pronti alle sfide lanciate da questo sistema mutevole, stimolante ma a tratti poco sicuro: l’allenamento alla crisi prima economica, poi pandemica e ora bellica mostra spesso uno scenario particolarmente complesso e articolato ai giovani italiani che di contro però scommettono ancora una volta su formazione tecnologia innovazione e voglia di emergere e affermarsi lavorativamente. L’invito quindi per le grandi medie e piccole aziende italiane, le istituzioni e le strutture formative è quello di concentrare le forze sui contenuti piuttosto che sui contenitori.

continua a leggere sul sito di riferimento

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles