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Pnrr, Giovannini: “Assegnato il 99% delle risorse ai soggetti attuatori, progetti a gara entro 2022”

EconomiaPnrr, Giovannini: “Assegnato il 99% delle risorse ai soggetti attuatori, progetti a gara entro 2022”

Sisto: “Indirizzare risparmi per aumentare la capacità produttiva”

Pichetto Fratin: “Rivedere le procedure sulla crisi d’impresa con il contributo dei commercialisti”

Pagliuca (CNPR): “Stop alla doppia tassazione per le Casse di previdenza”

“La maggior parte del PNRR riguarda le infrastrutture e l’innovazione, e stiamo parlando di 61 miliardi di euro, che comprendono anche gli investimenti nella rigenerazione urbana. Abbiamo già assegnato il 99% delle risorse agli enti attuatori che stanno preparando i progetti da mettere in gara entro il 2022. Sono state registrate anche le convenzioni con le Regioni dove verranno investiti 25 miliardi di euro, è una corsa contro il tempo”.

Lo ha annunciato Enrico Giovannini, ministro per le Infrastrutture e della mobilità sostenibile, nel corso del V forum nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili “La novità della legge di bilancio per professionisti e imprese” organizzato da ItaliaOggi e dalla Cassa di previdenza dei ragionieri, presieduta da Luigi Pagliuca.

“L’introduzione dell’alta velocità nel Sud, che collegherà 11 aeroporti e 9 centri intermodali su rotaia, rivela una potente trasformazione che riequilibrerà le disuguaglianze. Verranno investiti 4 mld nei porti e 3 mld nel rinnovamento urbano, con una trasformazione completa.

Le procedure saranno semplificate e adattate alla portata dei progetti, ha proseguito Giovannini – queste risorse si inseriranno tra i costi di manutenzione di 10 miliardi previsti dalla legge di bilancio e i 50 miliardi che saranno messi a disposizione dal Fondo per lo sviluppo e l’integrazione. In totale, più di 100 miliardi dovranno essere spesi bene.

I professionisti avranno un ruolo fondamentale nel supportare le PA in questa grande opera di trasformazione. Dovremo gestire un nuovo modello di business. Questa trasformazione richiederà un approccio diverso alla divisione del lavoro e la capacità di dominare questi fenomeni attraverso nuovi modelli di governance”.

Sul rapporto tra diritto e impresa e sul ruolo fondamentale dei professionisti della crisi d’impresa, Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia: ha dichiarato: “La legge n. 147 del 2021 è molto importante, perché stabilisce che non esistono più imprese buone e cattive, ma previene patologie come la zona grigia, che possono essere recuperate con profitto dal legislatore.

Inoltre, gli imprenditori rimangono i padroni delle loro imprese e sono tenuti a migliorare i loro rapporti con l’aiuto di professionisti altamente qualificati, piuttosto che interrompere le relazioni. Un esperto di crisi d’impresa deve possedere determinate qualità professionali che gli consentano di avere particolare fiducia nella sua capacità di portare a termine con successo la risoluzione negoziata dell’impresa.

Il tratto distintivo del legislatore di diritto commerciale è la natura operativa dell’intervento normativo. Non si tratta di un semplice principio, ma di una norma per raggiungere gli obiettivi del legislatore. Il diritto commerciale rimane nello spirito del diritto di bilancio. L’intervento ha un carattere fiscale, ma non è solo una riduzione del risparmio, è una riduzione dell’incentivo, una riduzione della spinta, una finalizzazione del risparmio verso una maggiore capacità produttiva”.

Commentando il ruolo degli esperti nella crisi economica, Gilberto Pichetto Fratin, viceministro per lo Sviluppo Economico: ha dichiarato: “L’aumento dei costi avrà un grave impatto su tutte le attività imprenditoriali, dobbiamo adottare tutte le misure possibili per evitare i danni più gravi.

Per quanto riguarda la crisi delle imprese, non dobbiamo dimenticare che il Fondo Grandi Imprese è ancora in vigore, ma allo stesso tempo entreranno in vigore nuove procedure che avranno un impatto significativo sulla categoria dei commercialisti. La partecipazione dei dottori commercialisti al Parlamento per l’emanazione di norme il più possibile efficaci in questa fase sarebbe sensata”.

Luigi Pagliuca, Presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri egli esperti contabili, ha lanciato l’appello sul rapporto tra politica e mondo professionale.

“Siamo al centro dell’economia nazionale e dobbiamo essere al centro delle decisioni. In secondo luogo, chiediamo di ridurre la pressione fiscale sugli enti previdenziali. Ancora oggi, i risparmi dei contribuenti depositati negli enti previdenziali professionali sono soggetti a una doppia tassazione alla fonte e al momento della restituzione all’iscritto. Credo che questa regola debba essere cambiata al più presto per migliorare i servizi previdenziali”.

L’attenzione del commercialista alla Legge di bilancio è sottolineata da Enrico Terzani (numero uno della Fondazione Odcec Firenze): “Una delle novità più importanti inserite nella Legge di Bilancio è il tetto massimo di 2 milioni di euro per la compensazione del credito d’imposta.

Grazie a questa novità, tutte le imprese che vantano crediti IVA significativi potranno compensarli direttamente all’interno dell’F24. L’aumento del tetto da 240.000 euro a 2 milioni di euro, deciso lo scorso anno, sarà permanente e non temporaneo. In questo modo, le imprese potranno assicurarsi la liquidità necessaria per operare sul mercato senza gravare sull’erario”.

Luca Asvisio (presidente dell’Odcec Torino): ha invitato tutti a “lavorare insieme per fornire il miglior supporto possibile ai contribuenti, in modo da creare condizioni favorevoli alle imprese, al numero di contribuenti IVA e alle famiglie per ripartire, sostenendo un nuovo inizio dell’economia nazionale”.

Al termine degli interventi, gli esperti della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate hanno risposto a una serie di domande presentate dagli addetti ai lavori che hanno partecipato al webinar online.

Michele Santomauro

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