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Piovella (SOI): oculistica d’avanguardia, serve sostegno politica

AttualitĂ Piovella (SOI): oculistica d'avanguardia, serve sostegno politica

A Roma il 101° Congresso Nazionale Società Oftalmologica Italiana

Roma, 16 nov. (askanews) – Chirurgia rifrattiva del cristallino, glaucoma, maculopatia, oftalmologia pediatrica, traumatologia oculare, tecniche innovative, aspetti medico-legali, responsabilitĂ  e assicurazione. Sono solo alcuni dei temi trattati durante il 101° Congresso Nazionale della SocietĂ  Oftalmologica Italiana (SOI) che si è aperto oggi a Roma all’Hotel Cavalieri che lo ospiterĂ  fino a sabato 19 novembre.

Un appuntamento che, oltre a offrire una vetrina delle ultime novitĂ  tecnologiche, rappresenta un’occasione di confronto tra gli specialisti sulle tematiche di attualitĂ  del settore.

“Naturalmente gli impegni sono tantissimi. Abbiamo una situazione di criticitĂ  – spiega ad askanews il presidente della SOI Matteo Piovella – per cui dobbiamo portare avanti tutte le innovazioni che oggi abbiamo a disposizione, dobbiamo cambiare la metodologia della visita oculistica, abbiamo un’evoluzione della chirurgia della cataratta che ha triplicato i vantaggi per i pazienti perchĂ© è in grado di correggere tutti i difetti visivi, abbiamo la necessitĂ  di estendere l’accesso alle cure per la maculopatia perchĂ© ci sono quasi 2 milioni di persone a rischio di perdita della vista. Quindi la carne al fuoco è tantissima”.

Criticità che la SOI ben conosce e su cui lavora da tempo, cercando la migliore interlocuzione con i decisori consapevole che senza il sostegno della politica non è possibile trasformare le soluzioni prospettate in realtà, forte anche della spinta che arriva dai pazienti consapevoli delle prestazioni che oggi gli oculisti sono in grado di offrire. Prestazioni fino a qualche anno fa impensabili, in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita delle persone affette da patologie oculari.

“Purtroppo finora abbiamo avuto poca attenzione. Questo Congresso dunque è la giusta sintesi per trovare delle soluzioni pratiche che sono giĂ  state studiate da SOI e sono giĂ  state condivise con le istituzioni. Adesso – conclude Piovella – dobbiamo cercare di fare l’accelerata finale in modo da rendere questo servizio ai pazienti perchĂ© altrimenti, da qui al 2030, il numero delle persone a rischio di perdita della vista è destinato a raddoppiare”.

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