lunedì, 9 Dicembre , 24

Ue-Mercosur, Lollobrigida: bilanciare Accordo con garanzie Pac

"Politica agricola comune torni centrale con...

Bpm, il Credit Agricole “non intende acquisirne il controllo”

Precisazione in comunicazione alla Consob dopo...

Manovra, arriva Ires premiale, verso rinvio misure per ceto medio

Ok a Milleproroghe con annullamento multe...

Pensioni, Foti (Fdi): “Sistema sommato all’assistenza, andrebbe distinto”

LavoroPensioni, Foti (Fdi): “Sistema sommato all’assistenza, andrebbe distinto”

(Adnkronos) – “Il tema pensioni è molto dibattuto, questo è indubbio, vi sono state anche alcune riforme a riguardo. Noi dobbiamo tener presente che oggi il sistema pensionistico è assommato, nella sua gestione di spesa, all’assistenza. Ne consegue che previdenza e assistenza sono un’unica voce, che, invece, andrebbe distinta per riuscire a comprendere bene quale sia il peso delle due componenti”. Con queste dichiarazioni Tommaso Foti, presidente del Gruppo Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, si è espresso a margine dell’incontro pubblico ‘Siamo tutti lavoratori. Difendere le pensioni e riportare equità’ organizzato da Cida, per lanciare una petizione a difesa del sistema pensionistico del ceto medio riportando equità, che ha coinvolto l’intera rappresentanza della dirigenza e le alte professionalità, a cui si sono aggiunti le associazioni Forum dei pensionati, l’Associazione nazionale magistrati in pensione e il Sinpref, l’associazione dei funzionari prefettizi.  

“Dobbiamo tener presente che sulla previdenza stanno pesando alcuni fattori, alcuni dei quali molto difficili da contestare – sottolinea Foti – la denatalità, l’aumento dell’età media della vita e anche una minore contribuzione rispetto al passato”, spiega ancora.  

In Italia oggi il 13% dei contribuenti ha un reddito, da lavoro o da pensione, da 35 mila euro lordi in su e si fa carico di circa il 60% di tutta l’Irpef. Un peso economico per il ceto medio che si aggrava negli anni. In un quarto di secolo le pensioni dei dirigenti e di tutti coloro che hanno un reddito pensionistico superiore a 4 o 5 volte il minimo Inps hanno subito 5 contributi di solidarietà e 10 blocchi perequativi e in 30 anni hanno perso per sempre più di 1/4 del potere d’acquisto. “È evidente che in questo combinato disposto non possiamo dimenticare che in ragione dei fenomeni inflattivi e della perdita di valore di quelle che erano le vecchie pensioni ci voglia un riequilibrio, che pensiamo di poter attuare nel corso della legislatura”, conclude il presidente.  

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari