“Troppe navi sono centrali termoelettriche inquinanti”
Roma, 26 ott. (askanews) – “Il ritorno della parola ‘mare’ nella denominazione di un Ministero è importante se sarĂ collegata ad competenze e azioni concrete. Oltre alla lotta a plastiche e inquinamenti occorre l’elettrificazione dei porti e della mobilitĂ a mare, una sfida importante perchĂ© molte navi sono piccole centrali termoelettriche alimentate dai peggiori carburanti. Vanno usate le migliori tecnologie di cui l’Italia è spesso leader per creare lavoro tutelando i nostri habitat. Non basta il nome del Ministero: serve una vera Blue economy per il Mare”. Lo ha dichiarato il presidente della fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio – che da ministro dell’Ambiente inserì nella denominazione del Ministero la tutela del mare e promosso la campagna “Mediterraneo da remare” – durante un convegno promosso da Enel a Gaeta. Al convegno erano presenti rappresentanti di Enel e GarbageGroup, l’assessore regionale alla transizione Ecodigital del Lazio Roberta Lombardi, la presidente del Parco regionale Riviera D’Ulisse Carmela Cassetta, autoritĂ , esperti e imprenditori del settore. continua a leggere sul sito di riferimento