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Parla la figlia dell’uomo ferito a Marsa Alam: “Non aveva visto lo squalo, credeva che Gianluca stesse male”

MondoParla la figlia dell’uomo ferito a Marsa Alam: “Non aveva visto lo squalo, credeva che Gianluca stesse male”

BOLOGNA – “Sicuramente mio padre non si è buttato dal pontile per distrarre lo squalo, in quanto non lo aveva proprio visto”. A dirlo, intervistata ai microfoni di ‘Non Stop News’ su Rtl 102.5 è Cristina Fappani, figlia di Giuseppe ‘Peppino’ Fappani, l’uomo di 69 anni che ieri mattina è rimasto ferito durante l’attacco dello squalo tigre che ha ucciso il 48enne Gianluca Di Gioia a Marsa Alam, in mar Rosso in Egitto. La figlia di Fappani ha spiegato che l’uomo sta meglio e che per fortuna le ferite sono solo superficiali. Già oggi dovrebbe essere dimesso dall’ospedale di Port Ghalib e “non vede l’ora di tornare a casa”.

“MIO PADRE CREDEVA CHE GIANLUCA STESSE MALE”

“Come tutte le mattine, mio padre era in acqua a fare snorkeling. Mia madre mi ha detto che ad un certo punto ha sentito urlare ‘aiuto’, ma assolutamente non ha visto lo squalo, ha pensato più a un malore di Gianluca Di Gioia. Si è avvicinato per prestare soccorso al ragazzo ed è stato trascinato sott’acqua dallo squalo. Lì si è reso conto di quello che stava succedendo”. La donna corregge quindi il tiro rispetto a quanto uscito sui media già nella giornata di ieri e poi oggi: sul Corriere della Sera sono uscite le presunte parole della moglie di Fappani che, per tramite di una cugina che avrebbe risposto ai giornalisti, e avrebbe raccontato di come il padre avesse tentato di aiutare Gianluca aggredito dallo squalo. Ma forse si è trattato di un passaparola non corretto. “Mia madre- ha detto la donna- non ha rilasciato alcuna intervista. Ha parlato con me, mio fratello e il sindaco di Soncino”, il paesino in provincia di Cremona dove Fappani vive.

LA ZONA ERA BALNEABILE O NO?

Ma la zona dove Gianluca faceva il bagno era balneabile oppure no? Sarà proprio questo uno dei nodi dell’inchiesta, dal momento che le autorità egiziane dicono che non lo era e che il bagno si può fare solo nella zona dei moli. Dice Cristina Fappani: “Mio padre va in Mar Rosso da molti anni e da quello che ho capito si trovava nella zona di balneazione. Quanto si sia spinto per salvare Di Gioia non glielo so dire. Sicuramente staranno facendo gli accertamenti in Egitto, le autorità egiziane sono più esperte di noi”. La donna ha anche spiegato che Gianluca e Fappani “non si conoscevano, solo di vista all’interno del villaggio”.

LO SQUALO TIGRE ERA SOTTO SORVEGLIANZA

Lo squalo tigre che ha attaccato Gianluca Di Gioia era lungo 2,5 metri. La specie era stata messa sotto sorveglianza dal ministero dell’Ambiente egiziano dopo l’aggressione avvenuta nel giugno 2023 in cui aveva perso la vita un 23enne russo a Hurghada. Oltre allo squalo tigre, erano sotto sorveglianza e tracciamento satellitare, anche lo squalo mako e quello oceanico.

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