ROMA – La Conferenza “è quanto mai opportuna, dal momento che il nostro mondo continua ad essere nella morsa di una terza guerra mondiale combattuta poco alla volta e, nel tragico caso del conflitto in Ucraina, non senza la minaccia di ricorrere alle armi nucleari”. Lo dice Papa Francesco nel messaggio al Cardinale Peter K.A. Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione del Convegno sulla Pacem in Terris organizzato dalla medesima Accademia.
In effetti, aggiunge, “il momento attuale assomiglia in modo inquietante al periodo immediatamente precedente alla Pacem in terris, quando nell’ottobre 1962 la crisi dei missili di Cuba portò il mondo sull’orlo di una diffusa distruzione nucleare. Purtroppo, negli anni successivi a quella minaccia apocalittica, non solo il numero e la potenza delle armi nucleari sono cresciuti, ma sono aumentate anche altre tecnologie belliche e persino il consenso di lunga data sulla proibizione delle armi chimiche e biologiche è in pericolo”.
Oggi più che mai, dice ancora, “l’ammonimento profetico di Papa Giovanni secondo cui, alla luce della terrificante forza distruttiva delle armi moderne, è ancora più evidente che ‘le relazioni tra gli Stati, come tra gli individui, devono essere regolate non dalla forza armata, ma secondo i principi della retta ragione: i principi, cioè, della verità, della giustizia e della cooperazione vigorosa e sincera’”.
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