“Progetto industriale importante per hub dell’agroalimentare competitivo”
Milano, 12 gen. (askanews) – L’operazione tra Fiera Milano e Fiere di Parma per la creazione di una piattaforma fieristica agroalimentare sembra arrivata alle battute finali. A fine mese, infatti, il 27 gennaio, è prevista l’assemblea dei soci di Fiere di Parma da cui è attesa la decisione in merito al progetto presentato dall’ente fieristico milanese. Ad annunciare le prossime tappe è stato lo stesso amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo, che a margine della presentazione della prossima edizione di Tuttofood ha detto: “Il cda di Fiere di Parma ha approvato il progetto e dato mandato agli azionisti che ora nella assemblea prevista per il 27 di gennaio si dovranno esprimere. Subito dopo ci sarà il cda di Fiera Milano che dovrà a sua volta decidere se andare avanti o meno. Il progetto industriale c’è ed è forte, ora dobbiamo rimetterci nelle mani degli azionisti”, ha detto.
Il progetto, come annunciato dalle due società in ottobre quando furono firmati gli accordi non vincolanti, prevede la creazione di una nuova piattaforma fieristica multipolare costituita da “Cibus Parma”, evento iconico per il made in Italy alimentare e i suoi territori e da “Tuttofood powered by Cibus” a Milano dove potrà accogliere una platea espositiva internazionale e competere con le omologhe manifestazioni europee. Dal punto di vista societario l’operazione prevede l’ingresso di Fiera Milano nel capitale di Fiere di Parma attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato all’ente milanese. A sua volta quest’ultima si impegna a conferire a Parma la manifestazione Tuttofood e, al perfezionamento dell’operazione, Fiera Milano verrebbe a detenere una iniziale partecipazione di minoranza nel capitale di Fiere di Parma.
Indiscrezioni di stampa parlano di una quota del 20%, ma nel merito Palermo si limita a confermare solo quanto già comunicato ufficialmente: “Il progetto prevede che ci sia una quota di Fiere di Parma che diventerà di proprietà di Fiera Milano, è tutto definito ma essendo soggetto agli azionisti non posso sbilanciarmi. Il progetto però è quello che avete letto, non è soggetto all’approvazione degli azionisti”.
Attualmente Fiere di Parma è controllata da Crédit Agricole Italia, che detiene il 34,42%, il Comune e la Provincia di Parma, ciascuno con il 19,58%, la Camera di commercio locale, con il 12%, l’Unione parmense degli industriali con l’8,44% e la Regione Emilia-Romagna con il 5,08%. In questi mesi alcune voci parlavano di resistenze dal fronte parmense ma anche su questo l’ad di Fiera Milano glissa: “Io non posso parlare per gli azionisti di Parma. Siamo consapevoli di aver presentato loro un bel progetto industriale importante – ha detto – E’ un progetto che ha al centro il prodotto: costruire un campione dell’agroalimentare che ha in Tuttofood questo campione internazionale con l’ambizione di creare un hub su Milano il più possibile competitivo con giganti come Sial (in Francia) e Anuga (a Colonia) e un Cibus che rappresenti il meglio del made in Italy”. Qualche indicazione in più sull’orientamento degli azionisti di Fiere di Parma potrebbe arrivare già la settimana prossima, il 17, quando il Comune di Parma in commissione dovrebbe decidere sul dossier in vista dell’assemblea del 27.