A Rainews.it: “Servono settimane o mesi per vedere risultati”
Milano, 6 ott. (askanews) – La ricerca “è molto divertente” anche se non porta a quella “gratificazione istantanea che arriva con il computer, con il telefono o con un clik”. E’ uno degli aspetti messi in luce da Katalin Karikó, la ricercatrice ungherese che ha vinto il premio Nobel per la Medicina per i risultati ottenuti sulla tecnologia mRNA, utilizzata da Pfizer e Moderna per i vaccini contro il Covid.
“Dobbiamo essere ispirazione per i giovani ricercatori, è importante sapere dare l’esempio – osserva Karikó in un’intervista rilasciata a Rainews.it -. Nella società attuale la maggior parte dei giovani vuole una gratificazione immediata, e questa non la si ottiene dalla scienza. Si fanno esperimenti ma a volte ci vogliono settimane o mesi per vedere risultati, forse si fanno domande e si ottengno ancora più domande, e non risposte quando si fa un esperimento. Questa gratificazione istantantana che arriva con il computer con il telefono, con un clik non arriva con la scienza, che però è molto divertente e questo voglio sottolinearlo”.
“Dall’esterno sembra che io faccia fatica, in realtà mi sono divertita nei laboratori”, aggiunge lanciando un suggerimento ai giovani ricercatori: “La salute fisica e metale è la cosa più importante, per cui bisogna fare esercizio fisico e soprattutto divertitsi, perchè noi ci divertiamo quando lavoriamo. Poi bisogna imparare a gestire lo stress. Solo a quel punto ci si può concentrare su qualche tipo di ricerca importante: impareranno sempre di più e un certo punto sarà piacevole. Quindi direi di concentrarsi sul divertimento”.
Quanto a una possibile applicazione della tecnologia mRNA per un vaccino anti tumore, “non posso dire quando succederà. Ci sono molti tipi di cancro, In alcuni casi non c’è mutazione, e ci vuole molto tempo. Perciò potrebbe non essere possibile ottenere un vaccino per tutti i tipi di cancro, abbiamo bisogno di maggiori conoscenze e maggiori informazioni”.