La crisi economica spinge contadini a investire su papaveri
Roma, 26 gen. (askanews) – Le Nazioni unite hanno segnalato che la produzione di oppio a Myanmar, il paese guidato da una giunta militare golpista, ha toccato nel 2022 il suo punto massimo da nove a anni a questa parte.
Il Rapporto annuale sulla produzione di oppio a Myanmar dell’Unodc, l’agenzia Onu che occupa dei traffici di droga e di persone, segnala che lo scorso anno sono state prodotte (stimate) tra le 580 e le 1.200 tonnellate di oppio, per una stima media di 790 tonnellate. Nel 2021 la stima media era 500 tonnellate.
Non solo. Il totale dei terreni coltivato a oppio si stima sia cresciuto di quasi 10mila ettari, da 30.200 a 40.100 ettari. Una crescita collegata alla fragilità dell’economia lecita, che porta a investire su quella illecita. Se nel 2021 il prezzo dell’oppio era 166 dollari al kg, nel 2022 è stato stimato as 281 dollari al kg. Si tratta di prezzi che rappresentano solo una minima parte delle entrate complessive della filiera dell’oppio.
“L’economia di Myanmar nel 2022 ha affrontato una serie di shock esterni e interni. La guerra in Ucraina ha causato un forte incremento dei prezzi globali dei carburanti e dei fertilizzanti, che ha impattato in maniera sproporzionata sulla popolazione povera e rurale di Myamar”, spiega il rapporto.
“La continuata instabilità politica nel contesto post-golpe – continua – oltre a uneconomia debole, asll’inflaizone e a prezzi molto alti per l’oppio stanno modellando le decisioni delle famiglie. Presi assieme questi segnali economici possono fornire un forte incentivo ai contadini perché attivino o espandano la coltivazione di oppio”.
Secondo l’Unodc, il valore complessivo dell’economia dell’oppio per Myanmar si colloca tra i 660 milioni e i 2 miliardi di dollari all’anno.
Myanmar è il secondo produttore mondiale di oppio dopo l’Afghanistan, al centro di quel “Triangolo d’oro” – con Thailandia e Laos – che è storicamente uno dei principali centri globali di produzione di oppio ed eroina.
“Una persistente rispree della coltivazione del papavero da oppio a Myanmar avrà un significativo impatto sulla più ampia economia delle droghe incentrata sulla regione del basso Mekong”, spiega il rapporto. “Rafforzare la resilienza socio-economica e la sussistenza di base delle comunità contadine – dice ancora il rapporto Unodc – sarà critico per contrastare questa nuova ondata di coltivazione di papavero da oppio”.