MODENA – Cittadini scontenti e poco informati, sacchi che rimangono in strada anche più di un giorno facendo risultare la città “più sporca di prima” e in generale la sensazione che la raccolta differenziata porta a porta non funzioni. A Modena monta il malcontento sui rifiuti, e in particolare sul nuovo sistema introdotto lo scorso ottobre.
Per questo Udicon ha promosso un sondaggio sul tema, coinvolgendo oltre 3.000 cittadini modenesi in un questionario realizzato tra luglio e settembre e presentato questa mattina in conferenza stampa. “L’idea del sondaggio nasce da un malcontento diffuso da parte dei cittadini di questo modello- spiega il presidente regionale dell’associazione dei consumatori Vincenzo Paldino- volevamo capire quale sono le motivazioni che hanno indotto i cittadini a pensare che questo non sia il modello corretto”.
Infatti, secondo i risultati, il dato più grosso è che l’84.7% degli intervistati il servizio di raccolta è “peggiorato da quando è iniziato il porta a porta”, con i sacchi che rimangono in strada per più giorni, a volte anche tutta la settimana fino al giorno della raccolta. Questo nonostante il fatto che per il 65.5% “sono state fornite tutte le informazioni necessarie sulle nuove modalità di raccolta”, e che comunque per il 70.2% “sono state date con il necessario preavviso”.
A incidere in questa convinzione, oltre alle criticità del gestore, è anche il senso civico dei cittadini, che impatta sulla qualità della raccolta per il 79.2%. Proseguendo nell’indagine, l’80.3% del campione ha “riscontrato problemi con il nuovo servizio”, come malfunzionamento dei nuovi cassonetti o appunto la “scarsa frequenza” della raccolta. E a fronte delle segnalazioni effettuate, o al Comune o a Hera, solo il 18.7% dichiara che una problematica risolta “velocemente”, mentre per il 27.3% solo “dopo molto tempo”, e per ben il 54% non è stata risolta.
Dal sondaggio di Udicon in particolare, prosegue ancora Paldino, sono emerse tre criticità. “Il primo è sicuramente la mancanza di comunicazione. La comunicazione iniziale è stata inadeguata: bisognava arrivare a tutte le famiglie e spiegare in modo dettagliato il modello. E poi una mancata condivisione degli obiettivi che questo cambiamento si pone”, e infine la “falsa partenza” del sistema, “che può essere anche fisiologica ma è durata troppo”. Questi tre elementi abbinati “hanno indotto i cittadini a pensare che questo modello di raccolta non sia quello giusto per Modena”.
Servizio che in realtà se approcciato correttamente e coinvolgendo tutta la cittadinanza potrebbe anche diventare virtuoso.
Infatti, per Udicon, non tutto è da buttare. Anzi, “arrivati a questo punto bisogna fare un patto forte con cittadini”, invoca Paldino. “L’amministrazione nel mese di luglio ha chiesto di riporre i rifiuti con un’ordinanza nelle ore serali. Giusto, secondo noi, perché la città deve essere sgombra dai rifiuti.
Modena è diventata una città turistica e tante persone vengono nelle ore giornaliere, ovviamente meglio se la città rimane sgombra di rifiuti”.
Ma il patto “va fatto anche con il gestore”, che deve fare la sua parte per una raccolta rapida ed efficiente.
“Per questo noi abbiamo coniato lo slogan ‘Conferiti la sera, svaniti la mattina’, cioè il cittadino che la sera ripone i rifiuti non li deve vedere il giorno dopo”.
Tra le proposte dell’associazione, bisognerebbe anche istituire “delle aree dove i cittadini possono andare con la carta Smeraldo a riporre carta e plastica in qualsiasi orario della giornata”. E poi, una volta messo a regime il sistema recuperato, “bisogna essere intransigenti, assolutamente intransigenti con quelli che dimostrano scarso senso civico, perchè bisogna dimostrare che l’amministrazione è celere, quando si devono rispettare le regole”.
E quindi spazio a “videotrappole e sanzioni per chi non rispetta le regole”, perché “un rifiuto abbandonato da una persona induce migliaia di cittadini a pensare che quello non sia il modello corretto”, conclude il presidente di Udicon Emilia-Romagna.
L’articolo Modena, Udicon: “Strade piene di sacchi, il porta a porta è un flop” proviene da Agenzia Dire.
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