Confronto con esperienze di cittĂ olandese, portoghese e bulgara
Milano, 9 nov. (askanews) – Si è chiuso a Milano il progetto NextAgri, promosso dal network europeo Urbact, che ha messo a confronto esperienze innovative di progettazione in ambito di agricoltura urbana e periurbana nel capoluogo lombardo e nelle cittĂ di Almere (Paesi Bassi), Vila Nova de Gaia (Portogallo) e Stara Zagora, (Bulgaria). L’evento di chiusura dal titolo “Agricoltura urbana e sistemi alimentari”, realizzato lo scorso 4 novembre presso Cascina Cuccagna, è stato l’occasione per condividere i risultati delle azioni del progetto “Mater Alimenta Urbes”, un Piano integrato d’Area promosso dalla Food Policy del Comune di Milano finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia. Alcune azioni sono confluite in una mappatura che verrĂ monitorata nei prossimi anni.
Obiettivo dell’iniziativa è stato trasferire e condividere con le cittĂ partner conoscenze e buone prassi derivanti dalla Food Policy di Milano e dal progetto Uia “Open-Agri”, dedicato alla promozione e rafforzamento della connessione tra cittĂ e campagna a Milano, e alcune delle esperienze sopra citate sono state oggetto di visite sul campo per i partner europei, che hanno lavorato per la replicabilitĂ di alcune di queste nei propri contesti locali. Esperienze che mettono in luce il valore dell’agricoltura milanese e le opportunitĂ che potranno essere sviluppate nei prossimi anni, considerando l’importanza che questo settore sta assumendo sia in termini di sicurezza alimentare sia di sostenibilitĂ dei sistemi alimentari urbani.
Un contesto quello milanese, caratterizzato dalla presenza del Parco Agricolo Sud Milano, del Dam (Distretto Agricolo Milanese) con 30 aziende, circa 1500 ettari, 14 cascine comunali e 29 private, 11 mercati agricoli su suolo pubblico e 19 su suolo privato, 3 parchi agricoli: Parco delle Cave, della Vettabbia, e del Ticinello. Nel progetto “Mater Alimenta Urbes” oltre trenta partner pubblici e privati coinvolti, hanno contribuito alla realizzazione di diversi interventi in ambito agricolo urbano e periurbano: 22 imprese agricole dei distretti agricoli milanesi, due distretti agricoli (Distretto Agricolo Milanese e Distretto Agricolo Adda Martesana), sei enti locali (Comune di Milano, Peschiera Borromeo, Liscate, Vignate, Cassina de Pecchi, Rodano) e Milano Ristorazione.
“Torniamo a parlare di agricoltura con la rilevanza che merita, anche perchĂ© la siccitĂ che ha colpito la Regione Lombardia e anche Milano, e prima ancora gli effetti della pandemia così come i conflitti internazionali, tornano a porre il tema della produzione al centro delle agende politiche delle cittĂ – ha sottolineato la vicesindaco delegata alla Food Policy Anna Scavuzzo -. Anche per questo, rafforzare le azioni di promozione di filiere agroalimentari locali si rivela strategico e vogliamo continuare a lavorare per coniugare la sostenibilitĂ ambientale con la produttivitĂ agricola, tasselli fondamentali delle food policy urbane e di quella di Milano in primis. Grazie a progetti europei come NextAgri è stato possibile condividere le nostre esperienze sulla connessione tra cittĂ e campagna e mappare i risultati delle azioni in corso in cittĂ sul tema dell’agricoltura”.