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Milano, alla Fondazione Rovati una stele tra Greci ed Etruschi

AttualitàMilano, alla Fondazione Rovati una stele tra Greci ed Etruschi

Fino a luglio esposta la stele di Kaminia, proveniente da Atene

Milano, 24 dic. (askanews) – Una delle iscrizioni più enigmatiche dell’antichità classica, ancora oggi controversa nell’interpretazione. La Fondazione Luigi Rovati di Milano espone fino al 16 luglio 2023 la stele di Kaminia, ritrovata a Lemno sul finire dell’Ottocento e conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Atene. Un reperto magnifico e misterioso, una testimonianza delle molte cose che ancora non sappiamo e sulle ipotesi storiche che si possono formulare. L’alfabeto della stele è greco, del tipo “rosso” o greco-occidentale, ma alcuni tratti peculiari lo avvicinano all’alfabeto etrusco. Da qui il collegamento con la Fondazione Rovati e la sua importante collezione etrusca, un collegamento che il professor Emanuele Papi, direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene che ha curato l’iniziativa espositiva, ad askanews ha spiegato in modo ancora più diretto: “I caratteri sono greci, ma la lingua della stele è etrusca”.

Il contesto storico nel quale si inserisce la stele di Kaminia fa riferimento ad alcune fonti dell’antichità che citano Pelasgi o Tirreni provenienti dall’Italia che avrebbero abitato a Lemno fino al 500 a.C. circa. E questi Tirreni sono gli Etruschi, le cui origini potrebbero affondare nel mar Egeo.

Quale che siano poi le verità storiche che accompagnano questa vicenda, resta la bellezza della stele, che nella parte conservata raffigura la testa e le spalle di un guerriero, oltre che la sua lancia. Ma il fascino particolare deriva dalle iscrizioni, dalla concretezza della scrittura dell’antichità, capace di una dimensione fisica che è metafora della sua stessa potenza evocativa. Meravigliosamente illuminata, la stele di Kaminia conferma la grande attenzione agli allestimenti e alla cura dello spazio museale della Fondazione Luigi Rovati, una delle iniziative culturali più interessanti nate in Italia quest’anno.

(Leonardo Merlini)

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