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Mihajlovic: lacrime e testimone di pace a Medugorje

AttualitàMihajlovic: lacrime e testimone di pace a Medugorje

Nel ricordo di Chiara Amirante raccontato da Don Davide Banzato

Roma, 18 dic. (askanews) –

di Davide Banzato

Nel 2009 il campione serbo si recò a Medjugorje per ringraziare Maria, per la fine della guerra nell’ex Jugoslavia: un momento toccante a cui ero presente e che non scorderò mai

La cosa che più mi toccò furono le sue lacrime ma anche il suo abbraccio consapevole. Un abbraccio che potrebbe sembrare scontato. Ma che per chi come me ha vissuto e conosciuto le profonde ferite lasciate dalla terrificante guerra nell’ex Jugoslavia significa qualcosa di inenarrabile.

Proprio in quel suo primo viaggio visito la comunità Nuovi Orizzonti ascoltando le testimonianze di giovani rinati dalle dipendenze e della fondatrice e presidente dell’Associazione internazionale Nuovi Orizzonti.

Sinisa Mihajlovic alla fine si abbracciò con tutti noi, con Chiara, con i ragazzi e con Mirjana Soldo, oggi donna, ma nel 1981 facente parte del gruppo dei bambini che hanno vissuto le apparizioni e che in quella visita nel 2009 aveva raccontato la sua storia a Sinisa e a tutti noi presenti.

Mihajlovic alla fine aveva voluto parlare proprio della guerra e abbracciare da uomo a uomo, ogni persona delle varie “nazionalità” e “culture” presenti, dando un concreto messaggio di pace su ferite ancora profonde e aperte.

Un messaggio più che mai attuale oggi.

Tutto questo mi torna alla memoria leggendo le parole del post nei social di Chiara Amirante:

“Al suo primo viaggio a Medugorje era venuto a trovarci nella comunità Nuovi Orizzonti incontrando e ascoltando le storie dei ragazzi usciti da diversi inferni. C’era anche Mirijana presente che ha fatto la sua testimonianza personale e abbiamo vissuto un momento intimo molto intenso di condivisione dove avevo potuto raccontare la storia della comunità e ricordo le sue lacrime di commozione e un abbraccio unico, di uomo davvero fuori dal comune, a pochi anni da una guerra tremenda nell’ex Jugoslavia Sinisa Mihajlovic non aveva nascosto le sue lacrime da guerriero con un cuore immenso, dicendo parole, per chi ha vissuto quel momento, straordinarie quanto la sua anima, sigillate da un abbraccio autentico e spontaneo che a noi potrebbe sembrare semplice, ma che invece è stato potente per i ragazzi presenti. Siamo vicini a tutta la famiglia con la preghiera e l’affetto. Ricordando questa sua frase:

“Quando sono andato per la prima volta a Medjugorje ho cominciato a piangere come un bambino, non riuscivo a trattenermi. E mi sono sentito più forte e più uomo quel giorno che in tutto il resto della mia vita”.

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