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Mons. Baturi: verso donne e minori occorrerebbero invece maggiori tutele

Roma, 27 set. (askanews) – “Siamo preoccupati, perché i minori hanno bisogno di una maggiore tutela così come le donne”, così il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi in una conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei, sui nuovi provvedimenti sull’immigrazione che si appresta a varare il governo e che prevedono anche misure detentive che riguarderebbero anche donne e minori.

Un’aggiunta di tutela, ha spiegato il Segretario generale della Cei, che “è necessaria proprio nei riguardi dei minori non accompagnati, verso i quali occorre avviare, invece, una riflessione con le comunità locali, con le regioni. E’ necessario conoscere le loro storie individuali, proteggerli anche attraverso, per esempio, uno staff di professionisti e figure capaci di accompagnarli”, è stata la richiesta di mons. Baturi.

“Misure semplicemente detentive pensiamo non raggiungono lo scopo del rispetto della dignità dell’uomo. Soprattutto se non sono accompagnate da altre misure”, ha poi detto parlando con i giornalisti.

Baturi ha, quindi, auspicato un dialogo “con la società civile e la Chiesa, con le autonomie locali ed il mondo del terzo settore per rispondere adeguatamente a queste problematiche che, ripeto – ha detto – sono di difesa della dignità dell’uomo attraverso azioni che anche il Papa ha recentemente chiesto e che si potrebbero racchiudere in quattro parole: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.

“Non si può – ha quindi concluso il presule – ridurre la gestione di questo fenomeno solo in una misura di contenimento di tipo solo detentivo o in vista di una azione solo di rimpatrio”.

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