Il riconoscimento assegnato dalle librerie Giunti al Punto
Milano, 1 dic. (askanews) – Matteo Bussola, con Il rosmarino non capisce l’inverno (Einaudi, Stile Libero) vince la quinta edizione del Premio “Amo Questo libro”. Il riconoscimento è assegnato dalle libraie e dai librai della catena Giunti al Punto (oltre 250 punti vendita nel Paese). Poco meno di un migliaio i votanti. Al concorso hanno partecipato tutti i titoli usciti nell’ultimo anno, tra il novembre 2021 e l’ottobre 2022 in Italia.
Storia al femminile con protagoniste molteplici – una donna sola che in tarda etĂ scopre l’amore, una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. E ancora: una ragazza che non vuole figli perchĂ© non sopporterebbe il loro dolore, una vedova che scrive al marito, una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore, un’anziana che confida alla badante un terribile segreto- Il rosmarino non capisce l’inverno restituisce trame semplici e bellissime, piene di bellezza e di tristezza, anche di stupore.
Il premio “Amo Questo Libro” è parte delle iniziative di promozione alla lettura portate avanti dalle libraie e dai librai Giunti al Punto. “Ogni giorno consigliamo libri e letture ai nostri clienti, è il nostro mestiere ed è quello che amiamo fare. A dicembre raddoppiamo, ai consigli abituali aggiungiamo Il rosmarino non capisce l’inverno di Matteo Bussola che è stato scelto, con ampio consenso, come libro piĂą amato dell’anno dalle libraie e dai librai Giunti al Punto” ha dichiarato Jacopo Gori, Direttore Generale della catena.
Avendolo eletto libro dell’anno, le libraie e i librai Giunti al Punto si impegneranno a fare conoscere ancora maggiormente il titolo dedicandogli spazi in vetrina e suggerendolo come il libro che non potrĂ mancare sotto l’albero di Natale.
Soddisfazione anche nelle parole dell’autore: “Sono particolarmente felice di questo premio, perchĂ© è un riconoscimento che arriva da parte di chi i libri non solo li ama, ma anche li diffonde e li consiglia ogni giorno. Mi è capitato spesso di dire che senza le libraie e i librai che si occupano con amore e competenza di far arrivare le nostre parole ai lettori, noi autori non saremmo niente, per questo mi considero con loro perennemente in debito. Da oggi, lo sarò ancora di piĂą”.