sabato, 27 Luglio , 24

Parigi 2024, diluvio sulla cerimonia d’apertura. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, diluvio su cerimonia. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Saltato uno schermo delle tribune del Trogadero Roma,...

Parigi 2024, l’Italvolley contro il Brasile, De Giorgi: “Noi pronti”

Gli azzurri all’esordio olimpico domani alle 13Roma,...

Parigi 2024, la pioggia bagna la cerimonia di apertura

Lunghe file prima di poter assistere allo...

Marco Albino Ferrari nuovo responsabile attività culturali del Cai

AttualitàMarco Albino Ferrari nuovo responsabile attività culturali del Cai

“Rilanciare cordata con il Tci e le questioni ambientali”

Milano, 9 nov. (askanews) – “Uno tra i diversi obiettivi che mi sono dato sul piano culturale è rilanciare la cordata con il Touring club italiano. In passato ha dato frutti importanti, vedi le ‘Guide dei Monti d’Italia’. Ma non solo, Cai e Tci uniti hanno una base di circa 550mila soci. Oltre mezzo milione, un movimento nell’ambito della protezione dell’ambiente senza pari in Italia. Siamo in un tempo che ci chiama a un profondo ripensamento del rapporto tra lo spazio e le nostre vite, e il Cai può incidere sui grandi problemi del presente: il fenomeno dell’overtourism, il proliferare di infrastrutture invasive, la trasformazione della montagna in parco giochi con voli d’angelo, panchine giganti, ponti tibetani. Invece, conoscere le specificità delle valli e dei boschi, apprezzarne i silenzi, accettare la frugalità dei rifugi, e poi decidere di mettersi in gioco salendo in quota è parte di una cultura della montagna che va continuamente sostenuta, per non deragliare in una visione consumistica, banalizzante e senza futuro”. E’ quanto ha dichiarato Marco Albino Ferrari, nominato Direttore editoriale e Responsabile delle attività culturali del Club alpino italiano (Cai).

Classe 1965, il giornalista e scrittore milanese punta a creare sinergie tra i settori che già si occupano di cultura all’interno del Cai. “Penso alla stampa sociale, sia periodica che online, alla cineteca, all’editoria e alle grandi operazioni culturali che coinvolgono il Sodalizio, come il Museo nazionale della montagna di Torino e il Trento film festival” ha spiegato, aggiungendo che “vorrei inoltre rilanciare la produzione filmica e la promozione di produzioni e spettacoli teatrali che si occupano di montagna”.

“Siamo certi – ha commentato il presidente generale del Cai, Antonio Montani – che, con la sua grande esperienza, coadiuvato dal referente Angelo Schena, saprà lavorare per un forte rilancio di tutte le attività divulgative che riguardano la montagna e che appartengono intimamente al Club alpino italiano, creando una visione d’insieme coerente e orientata al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti come comitato di presidenza”.

continua a leggere sul sito di riferimento

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles