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Manovra, CNPR Forum: “Con nuova Irpef aiuto al ceto medio”

EconomiaManovra, CNPR Forum: "Con nuova Irpef aiuto al ceto medio"

“La legge di bilancio che si appresta a essere discussa in Parlamento è senza dubbio finalizzata a far crescere il Paese riducendo gli spazi di mero assistenzialismo. Il grosso delle risorse finanziarie investite non sarà distribuito in mille settori diversi, ma sarà concentrato su obiettivi prioritari, soprattutto per lasciare un’impronta nell’Irpef.

Per la prima volta saranno previsti sgravi per il ceto medio e la base produttiva della comunità. Per un reddito imponibile di 20.000 euro, il risparmio netto annuo sarà di 100 euro; per 30.000 euro, di 320 euro; per 40.000 euro, di 620 euro; per 50.000 euro, di 920 euro; per poi scendere gradualmente a 570 euro per un reddito imponibile di 60.000 euro e a 270 euro per 75.000 euro. L’importo diminuisce gradualmente a 570 euro per un reddito imponibile di 60.000 euro e a 270 euro per un reddito imponibile di 75.000 euro”.

Questi i numeri presentati da Alessandro Cattaneo (deputato di Forza Italia in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati) durante il webinar “Cresce il Pil e crescono le aspettative per la legge di Bilancio; sviluppo o assistenza?” promosso dalla Cassa nazionale di previdenza dei Ragionieri e degli Esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca.

“Riconosciamo che ci sono ancora margini di miglioramento e interverremo alla Camera dei Deputati per eliminare gradualmente l’IRAP, ha continuato Cattaneo, il taglio delle tasse di 8 miliardi di euro è un primo passo importante. Parallelamente a questa misura, cercheremo di estendere la sospensione del pagamento delle imposte e di mantenere l’ecobonus ampliando la platea dei beneficiari. Parallelamente bisogna lavorare sulla semplificazione per affrontare la burocrazia, che rischia di vanificare tutto il buon lavoro fatto”.

Come sottolinea Lucia Albano (deputata di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze a Montecitorio): “Da parte dell’opposizione i conti non tornano. In data 11 novembre per la precisione, con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge. Pertanto, la possibilità di un dibattito approfondito sugli emendamenti è stata congelata e probabilmente si procederà con un voto di fiducia, come già avvenuto 30 volte sotto il Governo Draghi. Questa legge di bilancio è una delusione. Non ha una visione e non ha una vera spinta per l’economia. Non c’è un percorso espansivo, né scelte politiche che consentano la ripresa del PIL dopo la crisi pandemica.

Sono necessarie riforme strutturali e incisive. I famosi 8 miliardi di tagli fiscali sono una miseria rispetto ai 540 miliardi di entrate. Stiamo parlando dell’1,5%, che non è rilevante per ridurre la pressione fiscale. È stata ignorata anche la nostra proposta di un assegno di autonomia per sostenere le donne vittime di violenza e aiutarle a liberarsi dai loro aggressori. L’indennità, pari a 800 euro al mese, comprenderebbe la formazione professionale e criteri di accreditamento rigorosi. Questo assegno sarebbe un buon passo avanti rispetto al cosiddetto reddito gratuito, che fornisce solo 400 euro e rende difficile per le donne diventare indipendenti e lasciare il coniuge”.

Vita Martinciglio (parlamentare del Movimento 5 stelle nella Commissione Finanze della Camera) ha dichiarato: “Questa operazione poteva essere ampliata, ma la decisione politica è un passo nella giusta direzione. È stata affermata l’estensione del super bonus e di altri bonus edilizi e il reddito di cittadinanza può essere rifinanziato. Tutte queste misure sono state proposte dal Movimento 5 Stelle. Adesso dobbiamo lavorare alla semplificazione del sistema Irpef e all’azzeramento graduale dell’IRAP. L’abolizione delle società di persone e delle ditte individuali, già prevista, andrà a beneficio di oltre 600.000 contribuenti.

La Commissione Finanze e Bilancio deve procedere rapidamente con la seconda fase della riforma fiscale. Deve semplificare il rapporto tra fisco e contribuenti e portare alla realizzazione dello Statuto del contribuente, la legge meno applicata nel nostro Paese. Per quanto riguarda la nuova normativa antifrode, che è un emendamento del Governo per combattere le frodi fiscali relative ai bonus edilizi, essa deve garantire stabilità, trasparenza e chiarezza, senza però creare ulteriori aggravi burocratici che scoraggino l’utilizzo dei bonus. Bisogna trovare un punto di equilibrio che non intasi la macchina”.

Antonio Viscomi (deputato del Partito Democratico nella Commissione Lavoro di Montecitorio) ha commentato l’impatto delle misure sul lavoro: “La proposta di bilancio ha ottenuto risultati positivi per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e una politica del lavoro positiva. Nel complesso, il mio giudizio è positivo. Sono stati proposti e messi a punto diversi emendamenti. Tutti si sono concentrati sugli ammortizzatori sociali e sulla politica attiva del lavoro. Vorrei invece sottolineare due articoli che prevedono accordi regionali per l’ecologia e la transizione digitale. Ripristinando lo strumento efficace dei Patti, comprendiamo che il lavoro non riguarda solo i lavoratori, ma anche la necessità che i soggetti si uniscano per costruire condizioni oggettive per la creazione di lavoro.

La logica dell’accordo è un’espressione di unità, osserva Viscomi – il suo scopo è quello di aiutare le imprese a recuperare le competenze e le risorse per realizzare una una transizione efficace. Una politica proattiva nei confronti dei lavoratori autonomi è un altro elemento che non è stato menzionato. Questo tema ha tradizionalmente riguardato i lavoratori dipendenti. La pandemia ha superato la dicotomia facendo riconoscere che il lavoro precario appartiene soprattutto ai lavoratori autonomi. Tutti coloro che lavorano hanno bisogno di sostegno durante la transizione da un lavoro all’altro”.

Ad esprimere la posizione dei professionisti Giusto Balletta, dell’Odcec Palermo: “Otto miliardi di euro per ridurre l’Irap e l’Irpef sono al centro dell’attuale pacchetto di sgravi fiscali. La prima è a beneficio di imprese e professionisti, mentre la seconda affronta le direttive e i prelievi alla base del peso del sistema fiscale riducendo l’aliquota da cinque a quattro e ristrutturando le detrazioni. Si spera che la legge di bilancio inizi a semplificare regole e obblighi per ridurre la pressione fiscale.

Barletta ha sostenuto che: per quanto riguarda il bonus edilizio, va sottolineato che le imprese del settore edile sono in piena espansione. L’Agenzia delle Entrate ha rivelato che di tutti i bonus previsti finora sono stati distratti quasi 19 miliardi di euro. Sembra naturale che il governo sia intervenuto per evitare appropriazioni indebite. Tuttavia, per ottenere una ricaduta più stabile, è opportuno che la legge di bilancio introduca una forma di diritto per le aziende che accedono ai bonus, in modo da mantenere un livello elevato”.

Secondo Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr: “Di semplificazione si parla spesso e si cerca di realizzarla, ma occorre rinnovare gli impegni in tutti i settori. È positivo il coinvolgimento di esperti del settore nel processo di sburocratizzazione. Mentre le strutture ministeriali non hanno una conoscenza precisa delle misure da adottare, chi è coinvolto nell’applicazione delle norme è in grado di proporre soluzioni efficaci ed efficienti. Non si tratta di introdurre nuove regole, ma di semplificare quelle già esistenti, facendole rispettare e rafforzandone l’amministrazione”.

Michele Santomauro

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