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Malattie e insetti della vite: Fivi scrive a Commissioni Agricoltura

AttualitàMalattie e insetti della vite: Fivi scrive a Commissioni Agricoltura

Cesconi: cambio clima favorisce Popillia japonica e Flavescenza dorata

Milano, 22 dic. (askanews) – Per porre l’attenzione sulla presenza sempre più diffusa di diverse malattie della vite sul territorio nazionale, nei giorni scorsi la Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) ha inviato un’istanza ai presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Carloni e De Carlo.

Come sottolineato lo scorso maggio dalla Fao in occasione dell’International day of plant health, il cambiamento climatico ha creato e continua a creare condizioni favorevoli alla presenza di organismi nocivi e alla sopravvivenza di alcune fitopatie in sempre più territori vitivinicoli. Nello specifico Fivi evidenzia l’espansione del coleottero Popillia japonica, in particolare nelle regioni Nord-Occidentali. Nonostante il DM del 21 gennaio 2018 (“Misure d’emergenza per impedire la diffusione della Popillia Japonica Newman nel territorio della Repubblica Italiana”) definisca già quali misure fitosanitarie adottare, FIVI ritiene necessario sviluppare un vero e proprio piano di monitoraggio a livello centrale, data la diffusione sempre più ampia e repentina dell’insetto.

“Risultano essenziali infatti – chiosa la Fivi in una nota – uno studio approfondito sulla propagazione dell’insetto e un conseguente monitoraggio, per evitare che la problematica possa diffondersi ulteriormente e portare a una situazione simile a quella della Flavescenza dorata”. “Anche quest’ultima, nonostante le diverse azioni di contenimento e monitoraggio portate avanti sia a livello sia nazionale che regionale, è diventata ormai un problema sempre più grave e diffuso, che sta mettendo in seria difficoltà la viticoltura in molte aree del Nord del Paese” ha spiegato Cesconi, aggiungendo che “in linea con gli obiettivi europei, in particolare quelli relativi alla riduzione dei fitofarmaci, è quanto mai urgente lo sviluppo di un Piano di monitoraggio dettagliato, un maggiore controllo sui terreni agricoli, anche quelli abbandonati, e sul materiale vegetale in ingresso”.

“Chiediamo inoltre più investimenti nella ricerca, attivando e stimolando il lavoro in rete dei diversi centri, per trovare trattamenti che siano adeguati anche per le colture biologiche” ha concluso il presidente della Fivi, che ha organizzato il webinar “Popillia japonica: gestione, monitoraggio e prospettive” che si terrà il 25 gennaio 2023, coinvolgendo anche istituzioni pubbliche e tecnici.

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