Candidato Ecodigital e simbolo di legalità
Roma, 21 dic. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde è stato il ministro delle energie rinnovabili e dell’ecobonus, dello stop agli inceneritori e ai contributi ai fossili del Cip6, tra i fondatori dei Verdi e dal 2013 pubblicamente elettore alla Camera del M5S e della De Petris al senato. È stato anche in campagna elettorale in molte regioni per sostenere i candidati del M5S alle ultime politiche.
Forse per questo da tempo si parla di sue candidature che lui ha sempre smentito rivendicando il ruolo di attivista Ecodigital e di sostenitore disinteressato a incarichi. Ora la sua possibile candidatura a presidente della regione Lazio fa discutere nel M5S tra fan accesi e chi frena sul rinnovamento perseguito da Conte.
Askanews lo ha raggiunto al telefono. Ha sentito Conte? Le ha proposto di candidarsi presidente?
“Ho visto Conte al mio convegno con i giovani Ecodigital e l’ho incontrato anche sabato all’assemblea del coordinamento 2050 e abbiamo parlato di economia circolare, di legalità e ovviamente di transizione Ecodigital”.
E non di candidati?
“Se parliamo di profili io ho suggerito già prima che scoppiasse il qatargate una sfida su ambiente e legalità con un candidato presidente come Gianfranco Amendola o un profilo come Federico Cafiero de Raho, già procuratore nazionale antimafia eletto in parlamento come indipendente”.
Ma intanto si parla di Lei come candidato presidente:
“Sono voci, attestati di stima penso per la mia storia di ecologista antiInceneritori per cui sono stato oggetto di dossier e macchine del fango all’epoca della emergenza rifiuti a Napoli montata ad arte e fui difeso solo da Beppe Grillo. Forse anche perché ho sempre sostenuto il movimento e Conte anche quando erano dati per spacciati. Ma come ho detto mi permetto di suggerire i profili che ho detto”.
Quindi dopo Berlinguer e Costamagna anche Lei declina l’ipotesi?
“Ripeto sono voci e credo che anche altri nomi sono stati sparati su alcuni media per poi scrivere che Conte ha avuto dinieghi. Confido che Conte possa trovare una o un candidato per una sfida difficile ma di grande importanza. Io ho sostenuto il movimento senza mai aver cercato ruoli o incarichi anche quando era al governo. Per quanto mi riguarda non mi candido da 15 anni e ho fatto e vinto battaglie come la salvezza dell’isola di Budelli o #pizzaUnesco. Si può fare politica anche da attivista come insegna l’esperienza di persone come Marco Pannella alla cui storia ecologista e antipartitocratica ho dedicato recentemente un libro. Io sono ancora uno che crede negli ideali che possono realizzare riforme e rivoluzioni nonviolente. Sostengo Conte con convinzione perché voglio aiutarlo a portare alla vittoria un’area ecologista e progressista e a realizzare la trasformazione Ecodigital del nostro Paese”.
Intanto Conte ha incontrato il capogruppo dei Verdi al parlamento europeo Lambert. Lei, che ha ospitato e siglato a Roma la fondazione del partito verde europeo, già nel 2014 dopo le europee propose a Grillo di aderire a quel gruppo. Cosa pensa di questo incontro?
“Il programma del M5S è sempre stato ecologista ed è il motivo per cui fin dalle regionali in Sicilia nel 2012 ho sostenuto molti loro candidati. Conte ha dato un’impronta più eco-progressista e spero riesca a costruire una solida alleanza con il gruppo verde europeo. I tedeschi hanno spesso ostacolato questo percorso perché l’ingresso di un movimento con percentuali elettorali così alte sposterebbe l’asse del gruppo verso il sud Europa ma spero riescano a superare questo pregiudizio”. continua a leggere sul sito di riferimento