ROMA – “Vladimir Putin e il suo governo – e non la Russia come Paese, attenzione – sono criminali, peggio di terroristi. Ma la pace va cercata a ogni costo se si sta dalla parte dell’Ucraina, e questa risoluzione chiude ogni porta a una strada diplomatica“. Pietro Bartolo, europarlamentare nelle file del Partito democratico (Pd) e dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D), commenta così all’agenzia Dire la sua decisione di votare contro il provvedimento approvato ieri dal Parlamento dell’Unione che ha riconosciuto la Russia come “uno Stato che usa metodi terroristici” e “sponsor di gruppi terroristici”.
Bartolo, medico originario di Lampedusa, dove per quasi vent’anni ha lavorato nella prima assistenza a migranti e rifugiati che sbarcano sull’isola, premette che il voto di ieri è stato “sofferto“.
“Sono un uomo di pace ed è stata la mia coscienza a dettarmi questa scelta”, prosegue il deputato europeo. “Questa risoluzione chiude ogni porta alla strada diplomatica: come si fa a trattare con un governo che si considera terrorista?”, incalza Bartolo.
“Votare contro questa misura- spiega l’europarlamentare- non significa stare dalla parte di Putin, quanto invece, al contrario, parteggiare per l’Ucraina, che è la più debole nel conflitto”. Il presidente russo “resta un criminale dei peggiori”, prosegue Bartolo, “ma i cittadini russi, mandati al fronte a morire senza neanche sapere perché, sono pure vittime di questa guerra“. La priorità per Bartolo sarebbe quindi “continuare a cercare la pace con ogni mezzo, anche perché l’altra parte difficilmente lo farà”, ribadisce il medico siciliano riferendosi alla Russia.
Il testo del provvedimento
La risoluzione di ieri è stata adottata con 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astenuti. Oltre a Bartolo, altri tre eurodeputati italiani si sono opposti alla misura: l’indipendente Francesca Donato e poi Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio, sempre del gruppo S&D. La misura, si apprende dal portale del ramo legislativo dell’Unione, definisce la Russia “sponsor” e utilizzatrice di “modalità terroristiche”, sulla base delle “atrocità commesse dalle forze armate di Mosca” che “equivalgono a crimini di guerra“.
Nel documento si esortano le istituzioni dell’Unione a creare “un quadro giuridico adeguato” dove collocare gli Stati sponsor del terrorismo così da poter “innescare una serie di significative misure restrittive nei confronti di Mosca” e nei rapporti con la Russia.
Gli eurodeputati hanno richiesto inoltre al Consiglio Ue di inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Ue il gruppo di combattenti privato Wagner e il 141esimo reggimento motorizzato speciale di combattenti ceceni, noto anche come “Kadyroviti”, oltre ad altre milizie armate.
La risoluzione comprende inoltre un invito a isolare ulteriormente la Russia, già sottoposta a numerose sanzioni economiche e politiche dalla comunità internazionale occidentale, anche in sede del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it continua a leggere sul sito di riferimento