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##Lazio, Pd-Cinque Stelle al bivio per scelta se correre insieme

Attualità##Lazio, Pd-Cinque Stelle al bivio per scelta se correre insieme

Il centrodestra pensa a Rocca della Cri e a Chiara Colosimo
Roma, 25 ott. (askanews) – Archiviate le elezioni politiche di settembre con il governo di Giorgia Meloni, nel Lazio si scaldano i motori per le prossime regionali che in molti già indicano come possibile test delle politiche appena trascorse. Ne aveva parlato il governatore del Lazio, neo deputato del Pd, Nicola Zingaretti, nei giorni scorsi, dando le tempistiche del prossimo appuntamento elettorale: aveva spiegato che si sarebbe dimesso dopo l’approvazione del Collegato al bilancio, mentre per il voto aveva ipotizzato che “la forbice credibile è una ipotesi tra il 18 dicembre e la fine di gennaio per il voto”. La data possibile per le urne potrebbe essere gennaio, ma l’unico cerchio rosso che si può, per ora, appuntare sul calendario è tra giovedì e venerdì prossimi quando inizierà in Aula alla Pisana, sede del Consiglio regionale del Lazio, l’esame della proposta di legge regionale n. 346 del 10 ottobre 2022, “Disposizioni collegate alla legge di Stabilità regionale 2022 e modificazioni di leggi regionali”, il cosiddetto Collegato appunto. Lo aveva detto Zingaretti giorni fa. “La Legislatura regionale è conclusa. Abbiamo approvato in Giunta un collegato che sta andando in consiglio regionale che è molto importante, perché aiuta le famiglie, le imprese e soprattutto promuove una devoluzione dei poteri urbanistici verso Roma che non ha precedenti e che sarà il più potente fattore di sviluppo della città. Questo obiettivo può essere raggiunto in due o tre settimane e subito dopo io mi dimetterò. Si chiuderà una stagione nel rispetto assoluto delle regole, si chiude una stagione, un decennio, e si aprirà il periodo che ci porterà al voto”. La palla dunque a breve passerà ai consiglieri regionali che ieri hanno deciso all’unanimità in commissione Bilancio e programmazione economico-finanziaria presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), di rinviare direttamente all’esame dell’Aula la discussione del Collegato. Anche ieri i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, Giancarlo Righini e Massimiliano Maselli, avevano ribadito la loro indisponibilità a esaminare altri provvedimenti legislativi oltre il Collegato prima dell’imminente fine della XI legislatura, spiegando che si aspettano una cospicua riduzione dei 62 articoli proposti dalla Giunta regionale. In attesa che si chiuda la partita del bilancio regionale e che l’ex segretario del Pd sigli il suo addio dalla Regione dopo aver governato per due mandati consecutivi, record assoluto per questo territorio, centrodestra e centrosinistra studiano alleanze e candidati che possano convincere i laziali. Il Pd guarda al Movimento 5 Stelle con cui è al governo della regione dal 2021. Da più parti a sinistra, Zingaretti per primo, si guarda a quel modello e vedremo se il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte vorrà mettersi al tavolo con gli esponenti del Pd, Enrico Letta in testa, e far sintesi sul Lazio. La missione di cucitura appare ardua con Conte determinato a non volersi confondere col Partito democratico e i suoi consiglieri regionali convinti dell’opportunità dell’accordo. Intanto le voci danno possibili come candidati per il centrosinistra Daniele Leodori (Pd) attuale vicepresidente della Regione tra gli artefici dell’intesa con i 5 Stelle alla Pisana, Alessio D’Amato assessore regionale alla sanità grande protagonista della lotta al covid. L’ipotesi Enrico Gasbarra (Pd) resta sempre in pista e qualcuno guarda all’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin (Pd). Nel centrodestra Chiara Colosimo di FdI eletta in Parlamento, consigliere regionale nel Lazio, grande personalità in regione potrebbe essere la candidata acchiappavoti, con lei altri nomi in ballo in queste ore sono quello di Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana, dato per papabile ministro della salute nei giorni scorsi e quello di Fabio Rampelli (FdI), vicepresidente della Camera dei deputati. La situazione per ora è di stallo soprattutto per il Pd e da giovedì con l’inizio della discussione in Aula alla Pisana del Collegato si capiranno i tempi per l’approvazione, le misure studiate dal centrosinistra per i cittadini del Lazio e la nebbia inizierà a diradarsi. continua a leggere sul sito di riferimento

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