ROMA – La sinistra alza gli scudi per il caso della giudice Iolanda Apostolico e protesta contro il video diffuso ieri da Matteo Salvini evocando il “dossieraggio“. Il magistrato di Catania, che dieci giorni fa ha firmato il provvedimento di non applicazione del decreto del governo sul trattenimento dei migranti, è stata ieri attaccata da Matteo Salvini che ha diffuso un video che mostra la giudice presente al porto di Catania, nell’agosto del 2018, durante una manifestazione per il rilascio dei migranti a bordo della nave Diciotti. Salvini ha diffuso il video (su vari quotidiani è stato scritto che sarebbero immagini girate dalla Polizia, e di fatto la telecamera che inquadra i manifestanti si trova da dietro lo schieramento degli agenti) e fatto notare come la giudice si trovasse fianco a fianco con attivisti che gridavano ‘Assassini’ alle forze dell’ordine. Oggi, mentre il leader della Lega ribadisce che il caso della giudice di Catania “è motivo di grave imbarazzo per le istituzioni”, la sinistra insorge e grida appunto al “dossieraggio”. I senatori del Pd Anna Rossomando e Walter Verini annunciano anche un’interrogazione sul caso al ministro Piantedosi, come ha già fatto ieri il Movimento 5 stelle.
MISIANI (PD): “COSA DICE MELONI SU DOSSIERAGGIO SALVINI CONTRO GIUDICE?”
“Riassumiamo: qualcuno ha girato e conservato un video di una manifestazione di cinque anni fa (25 agosto 2018) che evidenzia la partecipazione della giudice Apostolico (che la destra sta attaccando a testa bassa per aver disapplicato il decreto Cutro sull’immigrazione) e lo ha trasmesso al vicepremier Salvini, che prontamente lo ha pubblicato sui social. Domanda n. 1: chi ha girato quel video? Qualcuno nel cordone di Polizia, come ipotizzano alcuni media? Domanda n. 2: chi ha conservato e trasmesso il video al vicepremier Salvini (per coincidenza, ex ministro degli interni…)? Domanda n. 3: che cosa pensa la presidente Meloni del vero e proprio dossieraggio di Stato messo in atto dal suo vice contro la giudice Apostolico per intimidire lei e tutta la magistratura?” Lo scrive su X Antonio Misiani, della segreteria nazionale Pd.
ROSSOMANDO-VERINI: “INTERROGAZIONE SU VIDEO DIFFUSO DA SALVINI“
“La caccia scatenata da Salvini alla persona della giudice Apostolico è davvero incredibilmente grave. Il ministro non è nuovo a queste cose: una decina di anni fa dette vita ad un altro episodio squadrista, andando a protestare sotto casa della Ministra Fornero, mettendo a rischio anche la sicurezza della famiglia. Ma la vicenda di ieri merita risposte, che il Ministro Piantedosi deve dare. Come è uscito e da dove quel filmato? Chi lo ha confezionato? Esistono forse archivi dedicati? Il fatto solleva interrogativi inquietanti”, scrivono in una nota i senatori del Pd Anna Rossomando e Walter Verini.
“È inaccettabile poi che uomini e donne di Governo – in primis Meloni e Salvini – invece di leggere, studiare, rispettare sentenze della magistratura come questa e come altre analoghe di altri uffici giudiziari, verso le quali, eventualmente presentare ricorso in Cassazione, si accaniscano in un’azione di delegittimazione, di attacco alla separazione dei poteri ed all’indipendenza della stessa magistratura, anche con gli attacchi personali. Per questo, come abbiamo annunciato ieri in alcune trasmissioni, presenteremo interrogazione al Ministro Piantedosi. Infine, diciamo chiaramente che ai magistrati non può essere preclusa la possibilità di esprimere il proprio pensiero, le proprie opinioni. C’è però un punto: ogni magistrato deve essere ed essere percepito come figura al di sopra dello scontro politico-partitico. E la partecipazione a manifestazioni politiche, tanto più nel territorio del Distretto Giudiziario nel quale si opera, appare inopportuna. Ma questo non può, non deve in nessun modo motivare o giustificare aggressioni personali, delegittimazioni squadriste, di magistrati e della magistratura”.
BOLDRINI (PD): “CONTRO APOSTOLICO METODI INTIMIDATORI”
“Ricordo bene quella manifestazione sul molo di Catania, nell’agosto 2018. Diciamo subito che si trattava di una iniziativa civica e non di carattere politico. C’erano associazioni laiche e cattoliche, sindacati, scout, preti, professori, avvocati e gente comune che voleva dire no al sequestro dei migranti sulla Diciotti messo in atto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ricordo che nei pressi salutai Gianfranco Miccichè che era salito sulla nave poco prima di me. Anche Maria Elena Boschi andò a bordo, così come Riccardo Magi e altri parlamentari. Insomma, lo sdegno era generale e si sentiva la necessità di esprimerlo. Manifestare è un diritto previsto dalla Costituzione e in questo caso si trattava di un presidio pacifico contro la compressione dei diritti fondamentali delle persone a bordo della nave. Strumentalizzare la presenza in quel contesto della giudice Apostolico è veramente inaccettabile. Anziché contestare nel merito i punti dell’ordinanza, che a parere degli esperti è solida e ben motivata, Salvini sta facendo di tutto per minare la reputazione della giudice di Catania indagando nella sua vita privata solo perché ha firmato un provvedimento che non piace al governo. E questo metodo intimidatorio va condannato con forza. Ma va anche chiarito chi ha fornito un video vecchio di cinque anni a Salvini identificando Apostolico tra i manifestanti. Esistono dei dossier su chi partecipa a iniziative pacifiche? Chi li redige e perché? Il Pd chiederà al governo di fare chiarezza in Parlamento”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
BALDINI (M5S): “GOVERNO CHIARISCA VIDEO, È DOSSIERAGGIO?”
“In base alle ricostruzioni degli organi di stampa sembrerebbe che il video diffuso ieri dal ministro Salvini, che riprende la giudice di Catania Apostolico ad una manifestazione del 2018, sia stato girato da una persona posizionata tra gli agenti di Polizia. A questo punto vogliamo sapere, e lo chiederemo in un’interrogazione parlamentare, come il ministro sia venuto in possesso delle immagini. Credo che il governo debba chiarire se si tratti del frutto di un’azione di dossieraggio messa poi a disposizione del ministro Salvini per un attacco politico verso un magistrato che ha emesso un provvedimento di bocciatura di un provvedimento del governo. Io non entro nel merito della scelta della giudice di presenziare a una manifestazione, né sul contenuto del suo provvedimento giudiziario, ma credo sarebbe molto grave se quelle immagini fossero parte di materiale custodito da qualcuno nelle istituzioni e girato anni dopo a un altro esponente istituzionale a scopo di mettere in atto un attacco politico e personale. Speriamo che la nostra interrogazione non rimanga lettera morta e che il ministro Piantedosi si degni di rispondere, perché i cittadini hanno diritto di sapere se è andata in questo modo”. Lo ha detto la deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, intervenendo in aula a Montecitorio.
PROVENZANO (PD): “VIDEO GIUDICE È DOSSIERAGGIO STATO”
“Prima, informazioni riservate carpite al 41bis e diffuse per colpire oppositori politici. Ora, l’utilizzo di video di 5 anni fa (conservati da chi?) per colpire una magistrata, che nessun comportamento discutibile può giustificare. È dossieraggio di Stato. Nessuno è al sicuro”. Lo scrive su X Peppe Provenzano, della segreteria nazionale Pd.
FRATOIANNI: “VIDEO USATO COME MANGANELLO, MELONI SPIEGHI”
“Innanzitutto vorrei dire che ha ragione l’Associazione nazionale magistrati quando ricorda che se si vuole discutere si discuta della sentenza del tribunale di Catania nel merito, che peraltro sarà sottoposta ad altri gradi di giudizio, e poi certo si può discutere se l’andare in piazza sia opportuno o meno. Si può pensare legittimamente che non sia opportuno, non c’è niente di male ma io penso che siamo anche di fronte un’altra questione ancora più grave e inquietante su cui chiederemo in Parlamento spiegazioni al governo Meloni”. Lo afferma dai microfoni di Skytg24 il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, annunciando un’interrogazione parlamentare al governo. “Intanto vorremo sapere da dove arriva questo video dopo 5 anni? Vorremmo sapere come mai arrivato nelle mani di un ministro e di un partito? Dicono che l’hanno preso in rete? Bene ci diano le fonti e lo dimostrino, perché a quanto pare quel video data la prospettiva, è palesemente e ragionevolmente girato durante quella manifestazione al porto della città siciliana dalle forze dell’ordine. Noi crediamo che questo aspetto vado chiarito- insiste l’esponente rossoverde- se quel video fosse arrivato nel nelle mani del ministro Salvini e della Lega da strutture ed apparati dello Stato sarebbe una cosa gravissima. Come è anche altrettanto grave utilizzare quel video, dove peraltro si vede che la giudice sta interloquendo con le forze dell’ordine, come un manganello contro gli avversari”, conclude Fratoianni. “Ripeto c’è una dimensione del merito della questione, possiamo discutere della sentenza, non sono certo un giurista ma da quello che posso capire è una sentenza con motivazioni giuridiche solide. E un magistrato può andare in piazza, e si può continuare andare in piazza perché per fortuna la Costituzione lo garantisce, anche se immagino che a qualcuno di questa maggioranza questo non piaccia troppo. Ma il governo non può non rispondere – conclude Fratoianni – agli interrogativi inquietanti sulla genesi del video”.
LUPI (NM): “SU GIUDICE CATANIA INTERVENGA CSM”
“Sul caso Apostolico dovrebbe intervenire il Csm: chi rappresenta le istituzioni deve servire e rappresentare lo Stato e non utilizzare il proprio ruolo per fare politica. Un principio che dovrebbe valere per tutti. Un magistrato che partecipa ad una manifestazione politica in cui si attacca la polizia non da’ un esempio di imparzialità e danneggia tutta la magistratura italiana, composta da una grande maggioranza di professionisti esemplari”. Lo afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi.
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