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La generazione Alpha criminale che fa tremare Porta Capuana

AttualitàLa generazione Alpha criminale che fa tremare Porta Capuana

Una baby-gang in “rosa” che lancia la Challenge delle “mazzate” aggredendo a caso le vittime e i maschi che seminano il terrore armi in pugno

Sono tutte molto giovani, delle adolescenti che non arrivano a 14 anni, alcune sono delle bambine di 8-9 anni, tutte unite da uno scopo comune: terrorizzare e prevaricare sulle coetanee.

È nato tutto come un gioco, una sfida violenta, la gara delle “mazzate”, che ora si è trasformata in un vero e proprio assalto criminale ai danni di altre ragazzine. La Challenge parte dai social dove è stato creato un account ad hoc dove le aspiranti partecipanti possono iscriversi e seguire l’evolversi del “gioco”. Le vittime sacrificali vengono scelte a caso, sempre sui social o attendendo sul luogo dello scontro la prima passante che soddisfa le esigenze. L’aggreditrice, invece, viene scelta attraverso un sondaggio, una votazione.

Si tratterebbe di adolescenti del Borgo di Sant’Antonio Abate, come hanno raccontato alcuni residenti che conoscono le famiglie delle ragazzine, che hanno scelto di piazzare la loro bandierina nei pressi di Porta Capuana. Secondo i testimoni si tratterebbe per la maggior parte di giovani ragazze lasciate allo sbando dai rispettivi genitori, alcuni dei quali noti per vicende di cronaca molto gravi.

Per partecipare alla sfida bisogna contattare in direct l’account “mazzate” e fornire il proprio nominativo il quale puoi verrà utilizzato nei sondaggi per scegliere l’aspirante pestatrice che dovrà massacrare di botte, senza motivo alcuno, la prima coetanea che si troverà a transitare per il luogo delle Challenge nella data e nell’orario stabilito per il match.

Ma la baby-criminalità a Porta Capuana non veste soltanto di rosa, a volte ha le sembianze di un ragazzino incappucciato che mostra orgoglioso sui social pistole e fucili alla mano.

Chi ha raccontato delle baby-picchiatrici, ha anche rivelato che in zona a seminare terrore ci sia una baby-gang che terrorizza, pesta e rapina i coetanei. Nulla di nuovo a Porta Capuana da tempo non più un crocevia di strade di comunicazione, non più una porta d’accesso sull’antica città ma un portale, uno “stargate” che affaccia su un mondo di microdelinquenza e degrado che poi non è così tanto separato da una città che vanta più di due millenni di gloriosa storia ma si mescola confondendosi con essa.

Fabio De Rienzo

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