Tornati a livello pre pandemico con sostenibilità e impatto
Milano, 24 gen. (askanews) – Un bilancio molto positivo quello del Gruppo Kel 12, attivo nel turismo e nei viaggi di cultura: al 30 settembre 202 i numeri sono tornati alla normalità dopo il biennio pandemico. Il volume d’affari si è chiuso a 12,976 milioni di euro contro i 13,716 milioni di euro del 2019, con un incremento significativo sia a livello di margini sia di risultato finale.
L’esercizio – spiegano dal tour operator – è andato oltre le aspettative raggiungendo dati di assoluto valore, soprattutto se si considera che l’attività di promozione dei viaggi è stata possibile solo nel periodo aprile/settembre 2022, in quanto, nei sei mesi precedenti, sussistevano ancora moltissime limitazioni conseguenti alla pandemia e la maggior parte delle destinazioni era ancora preclusa ai viaggiatori italiani. Pur in assenza di destinazioni chiave come India e Cina, e di quelle interessate dal conflitto Russia-Ucraina, il bacino di clientela dell’azienda ha risposto alla previsione, ha ripreso a viaggiare appena è stato nuovamente possibile, facendo crescere il fatturato dal mese di giugno, superando di gran lunga quelli che erano i numeri a pari periodo pre-pandemia. I risultati positivi riguardano anche la marginalità migliorata grazie all’efficientamento dei costi, avvenuto nel periodo della pandemia, alle sinergie e alle economie di scale realizzatesi con l’integrazione della società I Viaggi di Maurizio Levi.
Le previsioni per il 2023 – il cui esercizio è iniziato il 1ottobre 2022 – sono di raggiungere i 22 milioni di euro di volume d’affari, mentre l’obiettivo a tre anni è di realizzare 25 milioni di euro, quindi di raddoppiare i volumi realizzati nell’esercizio 2021/2022. Ad oggi, l’andamento delle prenotazioni permette di valutare le stime previsionale e gli obiettivi come ponderati e realistici. Solo per dare un dato, nel periodo di Capodanno sono stati confermati ben 51 viaggi di gruppo con esperti.
“Possiamo affermare che nell’esercizio 2021-2022 – ha detto Massimo Grossi, presidente di Kel 12 – la nostra società ha dimostrato, non solo di poter superare il difficilissimo periodo della pandemia, ma ha addirittura rafforzato la sua posizione di leader in Italia per la propria nicchia di mercato, divenendo un indiscutibile punto di riferimento nel segmento della clientela di alto livello, sia economico sia culturale. I risultati mostrano, inoltre, non solo un recupero vicino al pareggio dei volumi d’affari ma anche un importante miglioramento della redditività, mantenendo alta la nostra attenzione alla qualità dei prodotti offerti e al forte impegno, in quanto Società B Corp, in ambito di sostenibilità a 360 gradi”.
Dopo aver incorporato nel 2021 il brand I Viaggi di Maurizio Levi, Kel 12 ha avviato un percorso, protrattosi per 18 mesi, per divenire nell’agosto 2022 una B Corp: una società certificata che attua un paradigma economico inclusivo, equo e rigenerativo. Kel 12 è la prima società B Corp del settore turistico in Italia e la settima in Europa.
B Corp o B Corporation è un’impresa che ha ottenuto l’omonima certificazione, ovvero la B Corp Certification rilasciata da B Lab, organizzazione no profit nata con la missione di diffondere un nuovo modello di business. La B Corp Certification identifica le aziende che, oltre ad avere obiettivi di profitto, rispondono ai più alti standard di performance sociali e ambientali, trasparenza e accountability.
Come società B Corp Kel 12 è tenuta a redigere il Report d’Impatto, uno strumento di rappresentazione delle attività virtuose messe in atto dalle imprese e che monitora e misura, con parametri numerici, le attività svolte e quelle che si perseguiranno. I parametri presi in esame riguardano la governance, il trattamento riservato ai dipendenti, ai fornitori, alle comunità, all’ambiente, ai clienti. Il CdA di Kel 12, quest’anno, ha quindi approvato e depositato, insieme al bilancio aziendale, il primo Report d’Impatto. Il Report d’Impatto di Kel 12 ha misurato quanto fatto nell’arco del 2022 e ha stabilito i passi del 2023. Dei 17 obiettivi fissati in 6 casi ha raggiunto il 100% e in 5 ha superato il 50%. . “Solo il 3% delle aziende nel mondo che si sono sottoposte volontariamente al processo di valutazione B Impact Assessment sono risultate conformi – ha aggiunto Rubino, Amministratore Delegato Kel 12 – e noi siamo tra queste. Siamo fieri ed orgogliosi di far parte di questa piccola percentuale di imprese e dei risultati raggiunti. E’ un processo complesso, faticoso e rigoroso e siamo consapevoli che si tratta di una grande responsabilità perché il risultato non è ottenere la certificazione ma rinnovarla di giorno in giorno il che comporta anche di rimanere costantemente sotto la lente d’osservazione di chi non fa alcun tipo di sconto. Ma è un processo che andava portato avanti perché era per noi arrivato il momento d’agire come una parte attiva del cambiamento, volevamo trasformare il nostro business turistico in benessere condiviso, creando un modello di impresa sostenibile, inclusivo e rigenerativo. I nostri sforzi sono però premiati dal riscontro che riceviamo dai clienti e partner che ci stimolano costantemente a proseguire su questa rotta”.