ROMA – Israele alle urne: è la quinta volta in meno di quattro anni. I seggi sono aperti da questa mattina: oltre 12.000 per i 6,8 milioni aventi diritto. Il direttore generale del Comitato elettorale centrale, Orly Ades- come riporta il Times of Israel- ha annunciato che alle 10 hanno votato circa 1.760.076 persone, ovvero il 15,9% degli elettori idonei, e si tratta della percentuale più alta dal 1981″.
I sondaggi, come riporta il quotidiano, assegnano al blocco guidato da Netanyahu 60 seggi, il che significa che il minimo spostamento a favore del leader dell’opposizione potrebbe consentirgli di tornare al potere, con il sostegno del partito di estrema destra Religioso Sionismo e dei due Partiti Haredi, Shas e giudaismo della Torah unita.
Il primo ministro Yair Lapid ha votato al seggio elettorale vicino alla sua casa di Tel Aviv: “Vai a votare oggi per il futuro dei nostri figli e per il futuro del nostro Paese. Votate bene e buona fortuna a tutti noi”, ha detto il premier, invocando il nome del suo partito Yesh Atid (“C’è un futuro”). Secondo i sondaggi al blocco degli attuali partiti della coalizione, guidato da Lapid, andrebbero 56 seggi. Il leader del Likud Benjamin Netanyahu ha votato a Gerusalemme e ha esortato tutti a esercitare il loro “grande privilegio”.
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