Foto da X, utente:
ROMA – Sta facendo discutere l’immagine delle due atlete cinesi Lin Yuwei e Wu Yanni che, terminata la 100 metri di corsa a ostacoli femminile ai XIX Giochi asiatici di Hangzhou, si stringono in un abbraccio. Il problema non è il gesto in sé bensì il fatto che i numeri di gara che le atlete portano incollati sul fianco siano stati oscurati sul social network Weibo: il 6 e il 4. Poste l’una accanto all’altra, le due cifre sembrano richiamare infatti la data del 4 giugno 1989, quando a piazza Tienanmen, a Pechino, la polizia aprì il fuoco contro i manifestanti che invocavano riforme democratiche. La stampa internazionale ipotizza che l’immagine sia stata oscurata per evitare di ricordare quell’evento, che a distanza di quasi 35 anni risulta ancora un tabù. Le autorità non ne parlano e i manuali scolastici di storia non lo riportano. Tuttavia, come evidenzia anche l’emittente britannica Bbc, la foto “incriminata” è ancora visibile su testate del South Chine Media Group, mentre l’agenzia di stato Xinhua non la riporta, cionondimeno non mancano foto delle due ostacoliste con i rispettivi numeri in vista.
Secondo la cultura cinese però, il 4 – che si pronuncia in modo simile alla parola “morte – è considerato di cattivo auspicio e a volte si tendono a omettere numeri a doppia cifra che lo contengono, come ad esempio accade in alcuni condomini per i numeri dei piani o degli appartamenti. Che allora la foto oscurata da Weibo sia un atto di scaramanzia per proteggere le future performance delle atlete? D’altronde, se Lin Yuwei si è classificata prima battendo tutte le avversarie, Wu Yanni si è presa una squalifica per falsa partenza.
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