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Il Papa: in Africa una guerra nascosta che colpisce i più poveri

AttualitàIl Papa: in Africa una guerra nascosta che colpisce i più poveri

Ai Medici CUAMM: “Continuate a dar voce a ciò che non si sente”

Milano, 19 nov. (askanews) – In Africa è in corso “una guerra nascosta, che nessuno racconta e sembra non esistere e impatta invece in modo durissimo, specie sui più poveri”. Così Papa Francesco si è rivolto questa mattina ai partecipanti all’incontro promosso da Medici con l’Africa (CUAMM) ricevuti in Udienza nell’aula Paolo VI.

“La pandemia del Covid, la guerra e la grave crisi internazionale – ha puntualizzato il Santo Padre – stanno mettendo tutti a dura prova. Così anche le condizioni di siccità: ho seguito in Kenya i disastri dovuti alla siccità”. Una situazione “difficile per il mondo sviluppato” ma “ancora di più per l’Africa – ha detto ancora Papa Francesco – dove le conseguenze sono drammatiche, perché le popolazioni sono già molto povere e mancano sistemi di protezione sociale. L’Africa sta tornando indietro e la povertà si sta aggravando. I prezzi delle derrate alimentari stanno salendo ovunque portando fame e malnutrizione; i trasporti sanitari sono bloccati per il costo eccessivo del carburante; i farmaci e il materiale sanitario scarseggiano ovunque”.

Ma “l’Africa non va sfruttata, va promossa”, ha evidenziato il Pontefice ringraziando i medici del CUAMM “perché vi fate voce di ciò che sta vivendo l’Africa; perché portate a galla le sofferenze nascoste e silenziose dei poveri che incontrate nel vostro impegno quotidiano. E vi esorto a continuare a dare voce all’Africa, a darle spazio perché possa esprimersi: l’Africa ha voce, ma non si sente; voi dovete aprire possibilità perché si senta la voce dell’Africa; continuare a dare voce a quello che non si vede, alle sue fatiche e alle sue speranze, per smuovere la coscienza di un mondo a volte concentrato troppo su sé stesso e poco sull’altro. Il Signore – ha concluso Papa Francesco – ascolta il grido del suo popolo oppresso e ci chiede di essere artigiani di un nuovo futuro, umili e tenaci, con i più poveri”.

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