ROMA – Il Tribunale di Napoli ha reintegrato Stephan Lissner come sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli. Lissner era stato rimosso per sopraggiunti limiti d’età con un decreto legge, al suo posto era stato designato Carlo Fuortes. Una decisione del governo Meloni che aveva suscitato molte critiche.
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RUOTOLO (PD): “PER LISSNER ATTO DI GIUSTIZIA“
“C’è un giudice a Berlino. Il governo Meloni aveva approvato un decreto legge contro personam per rimuovere il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, Stephane Lissner, dal suo incarico per raggiunti limiti d’età e metterci al suo posto l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes. ll governo aveva bisogno di controllare subito l’azienda pubblica di viale Mazzini e dopo aver delegittimato Fuortes lo hanno costretto alle dimissioni. Il Tribunale di Napoli ha oggi reintegrato Stephan Lissner. Un atto di giustizia. Questo della Meloni è un governo contra legem”. Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e cultura nella segreteria nazionale del Pd.
PD: “BULIMIA DELLA DESTRA PER LE POLTRONE”
“Pur di nominare la nuova governance della Rai, il governo Meloni aveva rimosso con un decreto legge il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, Stephane Lissner, per sostituirlo con Carlo Fuortes costretto a dimettersi dalla guida di Viale Mazzini. Oggi il Tribunale di Napoli ha reintegrato nel suo ruolo Stephane Lissner, dandoci di fatto ragione quando definivamo quel decreto un atto illegittimo e ad personam. Una scelta sciagurata contro la quale presentammo anche una pregiudiziale bocciata da una maggioranza di destra ammalata da bulimia di poltrone”. Lo dichiarano i componenti della Vigilanza Rai del Partito Democratico.
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