STRASBURGO – Se l’iter per l’approvazione del Patto Ue in materia di Asilo e gestione dei flussi migratori non si concludesse entro la fine dell’attuale legislatura del Parlamento europeo, “sarebbe un fallimento catastrofico, che invierebbe un messaggio distruttivo e tradirebbe la promessa europea e il mandato del diritto europeo stabilito dal Trattato di Lisbona, che ha sancito l’obiettivo di costruire un sistema europeo comune di migrazione e asilo”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Libertà civili del Parlamento europeo ed esponente dei socialisti, Juan Fernando López Aguilar, in un’intervista rilasciata dopo l’accordo tra i 27 ambasciatori degli Stati membri dell’Unione europea sul regolamento di crisi.
SOLIDARIETA’ OBBLIGATORIA
Il testo introduce un meccanismo di solidarietà obbligatoria nei confronti degli Stati alla frontiera esterna dell’Ue alle prese con una situazione di forte pressione migratoria. I rappresentanti degli Stati hanno accolto la richiesta dell’Italia di rivalutare il ruolo delle ong come fattore di ‘strumentalizzazione’ che concorre a definire la circostanza di ‘forte pressione’. Il riferimento è stato quindi inserito in un considerando. Il compromesso con la Germania su questo punto ha portato alla rimozione di una deroga che, in situazione di emergenza, limitava la gestione delle condizioni dei migranti al soddisfacimento dei soli bisogni essenziali. “Le situazioni di emergenza non devono più ammettere una risposta frammentaria o di corto termine, occorre una risposta di scala europea”, ha aggiunto López Aguilar da Strasburgo, dove era in corso la plenaria dell’Eurocamera.
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