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Giorgetti frena sul Mes: “Per la ratifica serve un ampio dibattito in Parlamento”

PoliticaGiorgetti frena sul Mes: “Per la ratifica serve un ampio dibattito in Parlamento”

ROMA – “Siamo coscienti dell’impegno assunto dall’Italia e che allo stato tutti gli altri aderenti abbiano proceduto alla ratifica, ma alla luce dei dati fattuali prima ricordati emerge con chiarezza la necessità che la decisione di procedere o meno alla ratifica del Trattato sia preceduta da un adeguato e ampio dibattito in Parlamento, anche tenuto conto di quanto emerso dal recente atto di indirizzo approvato dalla Camera”. Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del question time alla Camera.
“Aggiungo- prosegue- come da più parti evidenziato, che il Mes appare una istituzione in crisi e per il momento in cerca di una vocazione. In parte per colpa sua, in parte no, è un’istituzione impopolare. Nessuno fra i Paesi europei ha voluto chiedere la sua linea di credito sanitaria”. Quindi, “l’impianto attuale del Trattato istitutivo del Mes appare non tenere conto del diverso contesto di riferimento e appare opportuno che, a monte, siano valutate modifiche relative al contenuto del Meccanismo. A titolo esemplificativo, il Mes da strumento per la protezione dalle crisi del debito sovrano e delle crisi bancarie, deve trasformarsi, a nostro avviso, in un volano per il finanziamento degli investimenti e per il sostegno per affrontare sfide come quella del caro energia e della crisi internazionale connessa alle vicende ucraine, rivedendo le condizionalità attualmente previste ovvero le modalità di utilizzo delle risorse. Su tali temi un proficuo confronto potrà essere instaurato anche con il nuovo direttore generale del Mes Pierre Gramegna, nominato recentemente anche grazie alla all’attivo contributo del nostro Paese”.

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MANOVRA. GIORGETTI: ITALIA IN LINEA PER UE, SMENTITI I GUFI

In merito alla manovra del governo invece, il ministro Giorgetti spiega che “la commissione l’ha promossa giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”.

SUPERBONUS. GIORGETTI: PRESTITI PONTE PER IMPRESE CON CREDITI

Sul tema del Superbonus il ministro dell’Economia ha annunciato che “sono in elaborazione specifiche modifiche che consentiranno una maggiore circolazione dei titoli tra gli intermediari qualificati e che garantiranno dei cosiddetti prestiti ponte per le imprese edili che si trovano in possesso di tali crediti”.

SUPERBONUS. GIORGETTI: 99 MLD DI CREDITI, COME TAGLIARE IL CUNEO DEL 10%

“I dati al momento in possesso dell’Agenzia delle entrate per il periodo ottobre 2020-novembre 2022 mostrano che l’ammontare dei crediti è pari complessivamente a 99,4 miliardi di euro di cui riferibili al Superbonus 52,1 miliardi e al bonus facciate 24,8 miliardi. Lascio a voi valutare quali interventi il Governo avrebbe potuto adottare utilizzando tali risorse, quali ad esempio la riduzione complessiva del cuneo fiscale e previdenziale di circa 10 punti percentuali“.

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