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Elon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una “mini Pearl Harbor”

AttualitàElon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una "mini Pearl Harbor"

Lo rivela una nuova biografia: la decisione per ostacolare l’attacco di Kiev contro navi da guerra russe

Roma, 8 set. (askanews) – Elon Musk ha ordinato lo scorso anno di disattivare la sua rete di comunicazioni satellitari Starlink vicino alla costa della Crimea per ostacolare un attacco di droni ucraini contro navi da guerra russe, secondo una nuova biografia.

La CNN ha citato un estratto dalla biografia di Elon Musk di Walter Isaacson, che descrive come i droni sottomarini armati si stessero avvicinando ai loro obiettivi quando “hanno perso la connettività e si sono arenati in maniera innocua”.

La biografia, che uscirà martedì, sostiene che Musk abbia ordinato agli ingegneri di Starlink di interrompere il servizio nell’area dell’attacco a causa della sua preoccupazione che Vladimir Putin avrebbe risposto con armi nucleari a un attacco ucraino alla Crimea occupata dai russi. Secondo quanto riportato dal Guardian, Musk avrebbe ritenuto che l’Ucraina “stava andando troppo oltre” minacciando di infliggere una “sconfitta strategica” al Cremlino.

Le minacce di Musk di ritirare le comunicazioni Starlink in varie fasi del conflitto sono già state segnalate in passato, ma questa è la prima volta che si sostiene che abbia tagliato davvero le comunicazioni alle forze ucraine nel mezzo di un’operazione specifica.

La data del presunto attacco non è stata specificata. Secondo quanto riferito, Musk l’ha definita una “mini Pearl Harbor”, sebbene le forze ucraine operassero nelle loro acque territoriali riconosciute a livello internazionale.

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