“Ad esempio con l’editoria di qualità e con quella digitale”
Roma, 13 gen. (askanews) – “Non posso sapere qual è il futuro dell’editoria, però voglio dare un messaggio: non credo che sia opportuno continuare a parlare solo di ombre” del settore, “proviamo a parlare anche di alcune luci potenziali e possibili, perché è chiaramente un settore in grande difficoltà, in crisi di sistema”, ma “io ritengo che ci sono delle possibili inversioni di tendenza”. Lo ha affermato Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, rispondendo a una domanda sul futuro delll’editoria a margine del Graduation Day del master in “Comunicazione e marketing politico e istituzionale” dell’Università Luiss.
“Ad esempio”, ha proseguito Barachini riferendosi alle possibili linee di sviluppo del settore “il sostegno all’editoria di qualità, e quando si parla di editoria di qualità significa soprattutto controllo delle fonti, veridicità delle informazioni, linguaggio adatto al mercato di riferimento e anche potenzialità di stare sul mercato, perché queste sono le strategie”. Il senatore di Forza Italia ha citato poi “l’editoria locale”, che “a livello internazionale resiste, anzi in qualche Paese si sviluppa, questa è una linea possibile di sviluppo”. Così “come l’editoria digitale: se sostenuta da norme e regole, anche deontologiche, diverse è chiaramente un settore di sviluppo”.
In conclusione, secondo il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, “non si può pensare di sostituire l’editoria tradizionale con quella digitale, perché il trasferimento non è immediato né di pari livello, ma si può lavorare in questa direzione”.