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Domenica di sangue e violenza ad Afragola e gli scontri proseguono sui social

AttualitàDomenica di sangue e violenza ad Afragola e gli scontri proseguono sui social

C’è chi giura vendetta: – «Ci avete fatto il solletico. Ora vi faremo provare l’inferno»

Dai social, alla strada, dalle parole ai pugni, da quella rappresentate dalle emotiocn alle pistole vere. Ma anche viceversa.

Quella appena trascorsa è stata una domenica di violenza e sangue ad Afragola.  All’ora di pranzo, è scoppiata una rissa all’esterno della chiesa di San Giorgio a piazza Castello, in pieno centro cittadino.

Prima uno scontro violento, con spranghe e mazze da baseball, poi è spuntata una pistola. Il tutto davanti ad una chiesa molto frequentata da famiglie e bambini. Infatti proprio in quel momento si era conclusa la cerimonia di battesimo per tre neonati.

Il bilancio è di cinque feriti, di cui tre per colpi di arma da fuoco. Il più grave è un uomo raggiunto all’addome da un proiettile. Sul caso indagano i poliziotti del commissariato di Afragola e della squadra mobile della Questura di Napoli.

Come detto, si tratta di un episodio che avrà certamente degli strascichi grazie al potere dei social media. Lo scontro tra bande rivali ha avuto infatti, nelle ore successive, un seguito sui social. Uno dei protagonisti della rissa, rimasto ferito negli scontri, tramite il proprio account, ha giurato vendetta– «Ci avete soltanto fatto il solletico, ora vi faremo provare l’inferno.».

Un vero regolamento di conti tra gruppi criminali, insomma. Giovani criminali in erba che si fanno le ossa nel mondo camorristico sparandosi addosso in pieno giorno davanti ad una chiesa. E le piattaforme social, in questi casi, diventano strumento di propaganda violenta e di intimidazione.

Non è certo la prima volta.  Si ricorda, ed esempio, il caso risalente al maggio 2022 della rissa finita con un accoltellamento a Marechiaro, Posillipo. In quella occasione rimasero feriti tre giovani: un 18enne, che riportò escoriazioni al corpo e agli arti, con 15 giorni di prognosi, e due minorenni – di 16 e 17 anni – ricoverati in gravi condizioni dopo essere stati accoltellati all’addome. La lite scoppiò per una vendetta a seguito di un like messo, alcuni mesi prima, sui profili social di una ragazzina legata sentimentalmente a uno dei due ragazzi accoltellati.

Fabio De Rienzo

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