ROMA – Andrea De Priamo è uno degli storici rappresentanti di Fratelli d’Italia a Roma. Dopo tre consiliature come consigliere comunale nella Capitale, di cui la prima da presidente della commissione Ambiente, la seconda come capogruppo di Fratelli d’Italia e quella in corso da presidente della commissione Trasparenza, il 25 settembre sarà uno dei candidati nel collegio Lazio 02 per un posto in Senato.
Oggi De Priamo è stato intervistato dall’agenzia Dire. Si è parlato di come FdI potrà aiutare Roma, in caso di vittoria elettorale, di come potrà essere cambiato il Pnrr e dell’approccio che avrà il partito di Giorgia Meloni sui diritti civili e sul tema della possibile modifica della Costituzione.
DE PRIAMO: “RIFORMA COSTITUZIONE DA FARE TUTTI INSIEME”
“Pensare di voler cambiare la carta costituzionale da soli, che è fondamento del nostro ordinamento repubblicano e che nasce da un’assemblea costituente dove si trovò una sintesi, sarebbe un errore – osserva De Priamo -. Noi auspichiamo di avere una maggioranza di quel tipo (con due terzi dei parlamentari, ndr) ma faremo appello per fare tutti insieme una riforma. Se ci fosse ostruzionismo o il rifiuto di un percorso non staremmo fermi perché il mandato degli italiani sarebbe tale da mettere in campo una riforma”.
“Il prossimo Governo – spiega l’esponente di FdI – dovrà certamente partire dal tema del caro bollette che pesano sui cittadini ma una riforma dell’ordinamento assolutamente serve. La nostra posizione è storica sul presidenzialismo e di un mandato diretto. Poi si potrà discutere se sarà un presidenzialismo alla francese o di un premierato, ovvero il cosiddetto sindaco d’Italia. Non c’è preclusione. Ma se si vuole fare una riforma insieme ci si deve venire incontro. Dipenderà quindi anche dall’opposizione. Ma la Costituzione è di tutti, non solo di chi vince”.
DE PRIAMO: “PNRR NON SARÀ SMANTELLATO MA RIVALUTATO”
“Ci dicono che noi vogliamo smantellare il Pnrr ma non è assolutamente così – assicura alla Dire il candidato meloniano – I progetti che vanno bene, per l’Italia come per Roma, quelli congrui e adeguati, andranno avanti ma quelli non più prioritari, visto che il Pnrr è stato fatto prima della crisi energetica, andranno rivisti alla luce del tema dell’emergenza energetica. Ci sono poi progetti che hanno avuto aumenti di costi e oggi potrebbero non essere più realizzati. Serve quindi una verifica, compatibilemente con i tempi e con il percorso del piano. Ma nessuno – è certo De Priamo – farà perdere un solo euro a Roma e all’Italia per una velleità”.
“Essere un amministratore di Roma è sempre è stato un grande onore e una grande esperienza – aggiunge il candidato di FdI – Se andrà bene rappresenterò tutto questo in Senato. L’impegno personale è quello di aiutare Roma dal Parlamento a partire dal Pnrr e dal completamento della riforma per dare poteri e risorse adeguate alla Capitale. Questo sarà l’impegno della Meloni e del centrodestra e io porterò la mia conoscenza personale sugli aspetti tecnici legati a quali competenze dovrà avere Roma. Non è infatti solo una questione di risorse, visto che oggi di soldi, tra Pnrr e Giubileo ce ne sono. Bisogna, però, saperli spendere e bisogna poi potenziare gli uffici oltre alla competenze stesse. C’è poi il tema del Pnrr, da verificare alla luce della crisi energetica. Penso ad alcuni progetti che potrebbero essere rimodulati”.
DE PRIAMO: “ITALIA SIA HUB ENERGETICO PER GAS E RINNOVABILI”
“Mi piacerebbe poter lavorare sui temi ambientali e quelli del territorio – aggiunge De Priamo parlando della sua possibile elezione – Oggi la priorità è il tema energetico e l’idea già descritta da Meloni è quella di trasformare l’Italia in un hub energetico di produzione di gas, e non solo di stoccaggio, per uscire dalla dipendenza del gas russo. Ma non dobbiamo passare da una dipendenza ad un’altra. Io vengo da un percorso legato ad una visione, quella dell’ecologia di destra: la transizione così come delineata mette insieme un tema di sostenibilità ambientale senza la sostenibilità economica e sociale. Anche sul tema delle rinnovabili si deve lavorare sul tema della produzione delle infrastrutture tecnologiche (pannelli e altro) per quel tipo di energia, che oggi è tutta in Cina. C’è tantissimo altro da far sul tema ambientale, penso al tema dello sport all’aria aperta che va disciplianto a livello normativo con la creazione di parchi sportivi”.
DE PRIAMO: “NON TOCCHEREMO I DIRITTI CIVILI”
“Abbiamo i nostri valori e le nostre idee – precisa l’esponente di Fratelli d’Italia – Nei diritti noi crediamo che si debba sempre partire dai più deboli. Sulle adozioni da coppie non eterossesuali, ad esempio, noi vogliamo proteggere i bambini e i minori perché riteniamo che debbano avere la possibilità di avere una madre e un padre. Sul resto siamo assolutamente sensibili, crediamo che ognuno debba essere rispettato e non devono essere accettate discriminazioni sulla base di qualsiasi orientamento. Non c’è velleità di togliere diritti da parte di FdI e del centrodestra. Sicuramente c’è la volontà di proteggere i minori. Ma questo non va contro i diritti di alcuno e non credo si produrrà conflittualià sociale”.
DE PRIAMO: “GUALTIERI DA 4,5, È MOLTO IN CALO”
De Priamo parla poi di Roma e di questi primi mesi della giunta Gualtieri. “Un voto al sindaco? Gualtieri è molto in calo. Qualche mese fa avrei detto 5, ora 4.5. I risultati delle elezioni a Roma saranno un giudizio su Gualtieri? Potrei facilmente dire di sì visto che auspichiamo un’importante vittoria e lavoriamo anche su Roma, dove chiediamo ai cittadini di sostenerci. Sicuramente un voto politico molto netto sulla Capitale avrà un significato anche sull’andamento della gestione del sindaco ma la priorità di questo voto è quello sulle politiche. Il nostro giudizio su Gualtieri è negativo ma non vogliamo confondere i piani. Il sindaco sarà giudicato dai cittadini al momento giusto”.
DE PRIAMO: “MELONI HA VINTO IL DIBATTITO CON LETTA”
Infine De Priamo parla della presidente del partito, Giorgia Meloni. “Nel dibattito con Letta ha vinto la Meloni. Questo lo dicono anche, indiscutibilmente, anche osservatori equidistanti o comunque lontani dalla destra. È apparso evidente come ormai Letta ormai stia cercando di barcamenarsi continua a leggere sul sito di riferimento