E apre a governo centrista
Roma, 2 nov. (askanews) – La premier danese di centrosinistra Mette Frederiksen si è assicurata la maggioranza alle elezioni che si sono tenute ieri, conquistando 90 dei 179 seggi del parlamento, e oggi ha ribadito di voler dare vita a una coalizione di governo centrista. “I socialdemocratici hanno avuto la migliore elezione in oltre 20 anni”, ha rimarcato la premier, con il partito che ha conquistato altri due seggi rispetto al 2019, a dispetto di quanto previsto dai sondaggi alla vigilia. Quindi Frederiksen ha annunciato che il governo si dimetterà formalmente oggi per avviare il processo di formazione del nuovo esecutivo, ricordando che “i socialdemocratici sono andati alle urne per dare vita a un governo ampio” e “se la maggioranza dei partiti mi indica (come primo ministro) vedrò se si può fare”. Il risultato delle urne è di fatto una grande vittoria per Frederiksen, costretta a indire elezioni anticipate dopo la crisi innescata dall’abbattimento di 17 milioni di visoni lo scorso anno per il Covid-19. Dopo essere salita al potere nel 2019, Frederiksen ha incarnato i socialdemocratici danesi di nuova concezione, abbracciando politiche migratorie restrittive in nome della protezione dello stato sociale. E, come il suo predecessore Lars Rasmussen, ha dichiarato di volere un governo centrista che coinvolga i principali partiti sia di sinistra che di destra per ridurre l’influenza dei partiti minori, in particolare quelli agli estremi. Il Partito dei moderati di Rasmussen, fondato appena sei mesi fa, è diventato la terza forza in parlamento, conquistando 16 seggi, e ha aperto al nuovo governo. “Con la situazione della sicurezza in Europa, la crisi energetica, la crisi dell’inflazione, riteniamo che i politici debbano unirsi e fare determinate riforme per tutelare lo stato sociale per il futuro”, ha sottolineato al Financial Times il capo politico dei Moderati, Jakob Engel-Schmidt. continua a leggere sul sito di riferimento