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Da Lula a Evo Morales, l’America Latina celebra l’”Albiceleste”

MondoDa Lula a Evo Morales, l’America Latina celebra l'”Albiceleste”

(Foto credits Profilo Twitter di Evo Morales)

ROMA – Lula felice della vittoria dei “vicini”. E la sua compagna di partito Dilma Rousseff, pure già presidente del Brasile, che manda “baci e abbracci” agli argentini celebrando “la migliore finale di Coppa del mondo degli ultimi decenni”.

CARIOCA E STORICI RIVALI

Ma non ci sono solo gli storici rivali calcistici “carioca” a rendere omaggio all’”Albiceleste” di Lionel Messi. A complimentarsi è ad esempio Gabriel Boric, presidente del Cile, un altro Paese a volte orgoglioso antagonista dell’Argentina. “La vostra gioia”, ha annunciato il capo di Stato, “attraversa le Ande“.

SENZA DIMENTICARE L’IRAN

La vittoria sulla Francia sembra aver insomma unito l’America Latina. Con in prima fila i capi di Stato con il cuore a sinistra, o almeno da qualche parte a centro-sinistra. “Abbiamo un grande popolo e un grande futuro”, ha scritto su Twitter il presidente “campione del mondo”, Alberto Fernandez. È a lui che si rivolge Lula, al secolo Luiz Inacio Lula da Silva, di nuovo alla guida del Brasile dal prossimo gennaio dopo il successo elettorale su Jair Bolsonaro.

Ha superato un candidato di destra anche Gustavo Petro, neo-presidente della Colombia. “Molto bene per Messi e per il popolo argentino” il suo commento. “E che l’Iran non uccida il calcio” ha aggiunto, postando una foto di Amir Nasr Azadani, giocatore 26enne a rischio condanna per aver partecipato alle proteste contro il governo di Teheran.

LOPEZ OBRADOR E UN AMICO DI MARADONA

A festeggiare anche Andrés Manuel López Obrador, presidente del Messico, con un riferimento solo implicito o involontario alla “mano de Dios” del Mondiale ’86, il secondo dell’”Albiceleste”, quello di Diego Armando Maradona. “Argentina”, ha commentato il capo di Stato, “per professionalità, giustizia e mandato divino”.

C’è poi un tweet dell’ex presidente boliviano Evo Morales, già amico di Maradona nonché appassionato calciatore ad altitudini andine. “Il duo Messi e Di María con grande classe ha dato la gioia più grande alla Grande patria” ha scritto il dirigente del Movimiento al socialismo (Mas). Un riferimento, il suo, alla visione dell’unità politica latinoamericana promossa da figure storiche come Simón Bolívar e José de San Martín.

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